La vibrazione dell'abbandono (Oblivion)
Foto ricavata dal Web Eppure trema ancora e vibra, e, più lo tacito e ne spezzetto il nome in tessere dello Scarabeo, più lui trema. La vibrazione dell'abbandono è un bicordo antico. Il resto sono richiami alla nebbia della solitudine che non hai inventato tu, nè hai importato tu nella mia vita. Nè l'avrei voluta io quando, nato al mondo, mi fu negato l'abbraccio che da sempre dona il respiro a chi odora ancora di placenta e del sogno di un ventre capace di filtrare gli stridii della vita in suoni di cetra. Ora tu vai, e così io, consapevoli entrambi che un amore inizia prima dell'incontro e, se finisce, trasmette al mondo la sua bava di lumaca e il suono di questa fisarmonica che non ha sosta e dona a esseri inconsapevoli la sua nostalgica e senza via di fuga rotazione attorno ad un sole che si fa beffa dei nostri strazi. Oblivion de Astor Piazzolla Animazione di Ryan Woodward