Glenn
J. S. Bach
Variazioni Goldberg BWV 988
Variatio 15 Canone Alla Quinta
( esec. Glenn Gould )
Li lasciamo cadere di tasca, Glenn, i soffi, come note sperse, come lettere sfuse.
E più il ritmo si fa lento, più diviene lieve l'appoggio sospeso.
Come fiocco di neve, cade calando su un pensiero antico, senza far rumore, il Silenzio che crea.
Ci chiniamo ancora e ancora per il peso di una piuma, Glenn.
Perché sappiamo quanta intenzione sia necessaria per sostenere una leggerezza arcana.
E increato è ancora il velo che possa coprire i miei volti quando il mio sguardo si sperde dietro le nenie antiche che mi diedero vita.
E irroro territori inesplorati di lacrime di speranza.
E il canto tuo è sottile, come il lino che danza al passo di donna che fu.
La lama che ricomposi nelle notti stellate del mio desiderio irriso riposa in un fodero di fili d'argento.
E il respiro, Glenn, il respiro che allora persi, agita ora le foglie della quercia sotto la quale ricevetti la mia stessa iniziazione.
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