Ricordi?
Ricordi?
C'è stato un tempo in cui la linea dei nostri due destini
s'è piegata sulle note di un canto comune.
Osserva.
Quel tempo che parve per un istante eterno
traccia segni fluorescenti nella stanza azzurra.
Ascolta.
È ora ch'io vada per non far più ritorno,
che la goccia di pioggia sui nostri volti ceda il passo al raggio di luna,
che il celeste dei nostri intonaci trasudi perle scarlatte da me non colte.
Passo di petalo, il primo, il mio, per non fare ritorno.
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