Silvestre
Ispirato a Ludwig van Beethoven - Piano Concerto No.3 in c-moll, Op.37 - II. Largo
Goccia, e poi goccia,
nota con nota,
passo su passo,
intoniamo leggeri
i nostri verdi canti silvani.
E ci attarda la sera,
tra fuochi diafani,
un gioco antico tra i Volti
di un Dio ironico
che mai si sottrae al nostro incontro
dal passato del suo cielo, stellato.
E se, di lontano, l'assiolo
lancia i suoi monotòni,
rispondiamo ilari
col suono dei nostri flauti.
Poi giunge l'ora
che mai ci spaura.
E chiudiamo gli occhi,
e seminiamo nel silenzio
di muschi e ghiande e fronde antiche
la poesia lontana
del nostro comune sogno.
E ride lieto il nostro Dio
dal futuro del suo firmamento.
Posa la sua mano senza tempo
sulle nuche fertili dei nostri figli.
E sigilla nel presente
il patto che da sempre
fa confluire i tre fiumi del Tempo
nello stesso mare.
La trovo bellissima ed è molto "tenera" l'immagine di D-o che "posa la sua mano senza tempo sulle nuche fertili dei nostri figli" quale a sottolineare la protezione e guida che ci dà.
RispondiEliminaGrazie. Sì c'è della tenerezza nel D.o biblico, del nascondimento rispettoso e non l'immagine hollywoodiana di un D.o vendicativo
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