Yehoshua - Il lettore allo specchio
Con Yehoshua ho sempre avuto un rapporto altalenante. Pur considerandolo uno dei grandi della letteratura ebraica e mondiale del secolo ho avuto non poche battaglie interiori con la sua scrittura.
Alcuni dei suoi romanzi li ho adorati alla follia, altri lo trovati di difficile digestione. E spesso sono proprio questi che mi hanno dato poi più da riflettere.
Yehoshua per me è come una montagna da scalare, ecco. Questa intervista diciamo che mi ha dato non pochi picchetti e corde e ramponi di comprensione e in alcuni passaggi mi ha rivelato la natura e l'origine di alcuni miei blocchi di lettore.
Così tanto che mi è venuto il desiderio di rileggere alcuni suoi romanzi. Ad esempio la sua distinzione tra monologo interiore e stream of consciousness mi ha illuminato su alcuni passaggi de L'amante. E la sua netta statuizione
"Per me l'irrazionalità è una minaccia e in letteratura mi sembra sempre una sorta di posa, di artificio", apre voragini dense di significato in un certo atteggiamento che senza saperlo ho sempre avversato pure io.
Insomma un'intervista che apre chiavi di lettura dell'autore molto profonde.
Lo consiglio.
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