Eco e Narciso


Eco e Narciso di
John William Waterhouse (1903)

Rifiutare il bisbiglio
di labbra d'Oreade
uccise il tuo amore,
Narciso.
Non fu immagine
- la tua nella pozza -
a trascinarti nell'abisso
né la mancata corresponsione
della purezza di un sentimento.

Fu mancato ascolto
di parole diafane, 
pronunciate
da bocche di sogno
nella balbuzie.

Nulla ci appartiene
e ogni dono
- un cuore di ninfa -
è sacro, 
anche se rifiutato.
 
Dicono tu sia morto
assorbito 
dal tuo stesso volto.

Io non lo credo.

Ti ha ucciso
il suono del tuo nome
ripetuto tre volte,
nel vento.

Ripetere tre volte
il nome di chi ti rifiuta
uccide l'amore, Eco.
 
La prima è tremula speranza,
la seconda è rabbia cieca,
la terza è Thanatos 
nel cuore di entrambi.

Non fu la maledizione 
di Era a ucciderti,
né i giochi bambini di Zeus.

Ti tolse il soffio
la tua incapacità 
di non dire più.

Due volte si chiama l'amore,
Eco, solo due.
La terza chiamata
è sempre la Morte.

Amore non muore 
se non corrisposto
Amore muore se
si rifiuta il suo canto,
Narciso.
Amore muore se 
troppe volte ripetuto,
Eco.


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Commenti

  1. Bellissimo. Tra l'altro questo è uno dei miti che più amo.
    Suggestiva la base musicale.
    Grazie

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    1. Sì anche per me è un mito sempre ricco di spunti di riflessione profonda.

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  2. 'Di non dire più '...o di non dire più nient'altro che un unico nome. Bellissima la chiusa...grazie!

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