Dialoghi poetici coi Maestri 11. - Fernando Pessoa
Fernando Pessoa - Immagine di repertorio |
AMO TUTTO CIO' CHE È STATO
Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l'antica e erronea fede,
l'ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.
(Fernando Pessoa - da “Una sola moltitudine”
a cura di Antonio Tabucchi
traduzione di Maria José de Lancastre )
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IL MERLO
A volte lo ascolto
- il merlo sul tetto -
e mi pare che il tempo si fermi;
che ogni suo fischio
resti eterno
tra cavi elettrici e tralicci.
L'assenza del tempo è, forse,
la burattatura della mia pietra folle.
Ne rido mentre l'orecchio si posa
sugli intervalli di settima
di quell'uccello;
ne ride anche lui e canta;
sa che di eterno in questo mio scrivere
c'è solo la ripetizione
della stessa promessa.
Bellissimo il sentire la sospensione del tempo. Tra l'altro Pessoa è nel mio Pantheon ideale e vi occupa un posto privilegiato.
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