Dialoghi poetici coi Maestri 15. - Gaio Valerio Catullo
Odi et amo.
Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
da "Attis (Carmen LXIII)" di Gaio Valerio Catullo
Odio e amo.
Forse mi chiedi come lo faccia.
Non lo so, ma lo sento accadere e ne resto inchiodato.
trad. libera di Sergio Daniele Donati
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In croce
Destra e sinistra,
sacro e profano, son fissati
con chiodi di ferro
alla stessa croce ignorante,
e non resta che ridere
della goccia di sangue
che cade a terra.
Sergio Daniele Donati - Inedito 2021
Stupendo!
RispondiEliminaGrazie Gianni, dal profondo.
EliminaGrazie Gianni, dal profondo.
EliminaAmmirata! 🤩
RispondiEliminaGrazie davvero Mariteresa
EliminaBella traduzione e meravigliosa poesia!
RispondiEliminaGrazie davvero, Samuele
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