Io
Lo sguardo astigmatico
sfoca i contorni
e riporta ogni oggetto
a un'essenza evanescente.
Per questo rifiuto occhiali
che correggano la perfezione
d'un passo nell'altrove.
Io non guardo lontano;
canto la dissolvenza
e il silenzio;
il ventre materno ritrovato.
Lo specchio riflette
maschere di cera; rossa.
Sorrido al loro gocciolare
sul pavimento promesse
di cambiamento.
Due anni per dirmi
lembo ricucito
di tessuti strappati,
ferita cicatrizzata
da parole antiche
su una pelle
nuovamente bambina.
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