Due poeti allo specchio (Amina Narimi e Sergio Daniele Donati)

 

Dumìa

La voce sottile dell'acquabuona
portava altro pane intorno alle querce,
fra i larici d'oro dei solchi profondi.
Cercava la tacca, il tocco dell'angelo,
il taglio perfetto dell'umidità,
con le dita più sacre di un madonnaro
quando posa per terra il celeste Maria.
Carezzava le vulve, i seni degli alberi

nell'amata dumìa della polvere viva
benedetta compagna del biancomangiare
arresa alla grazia della neve più alta.

Si è confuso alla resina il suo respiro
lasciando le mani e un giovane anello
per disegnare da un fianco all’altro
dei pesci antichi che lentamente
risalgono l'aria
mutando in uccelle.

(Amina Narimi - Inedito 2021)





Il giorno che mi diedero il nome

Il giorno che mi diedero il nome
fuori pioveva forte.
Il vecchio aveva voce morbida,
figlia di mondi lontani.
“Che sappia chi è il suo Giudice”,
disse,
poi si rivolse al Silenzio nella capanna:
“Taci,” gli disse, “lascia parlare il vagito”.
E io piansi e le galassie sorrisero
-inesorabile non è la morte,
inesorabile è il nuovo grido di vita.

(Sergio Daniele Donati - Inedito 2021)




___________

Brevi cenni biografici sugli autori

Claudia Sogno (AMINA NARIMI), nata nel Gennaio del 1963, concepita all’Isola d’Elba, da una mamma sardissima e un papà del profondo nord australe.
Dice di sé stessa: Sono cresciuta tra cavalli e grandi albere. Ho conseguito gli studi classici e coltivato la passione per la storia delle religioni, la lingua ebraica , Rilke, la letteratura russa, e poi “l’incontro” con Simone Weil e Cristina Campo, con Elemire Zolla e Renè Char, Maurice Blanchot, Pannikar Florenskij Etty Hillesum, Vasilij Grossman e tanti altri splendenti a loro tanto vicini.
A ventiquattro anni la mia pancia divenne un grande occhio in attesa di Luca, il cielo me lo ha lasciato soltanto il tempo di un’apnea.
Lunghi esercizi di acconsento e tanta obbedienza ai fruscii - come avevo appreso da un anzianissimo e cieco Maestro di cavalli- allenamento e attenzione mi hanno fatto salva la vita, permettendomi di strappare al buio la luce, accogliere ancora l’invisibile dello splendore.
Amina Narimi”è l’anagramma di anima rimani, dedicato a mia madre, il mio meraviglioso sagittario che raccontava che le nonne seppellivano la placenta dei nuovi nati ai piedi delle albere aspettando nuovi doni, un ederlezi , che ha la grazia che io immagino degli angeli quando spostano tra i fiori un buio d’aria.
Ho aperto un piccolo blog su wordpress, scrivo sul sito letterario Larecherche, mi hanno ospitato nel Giardino dei poeti, su Cartesensibili di Fernanda Ferraresso, sulla rivista di Napoli di cui mi sfugge il nome, su Word Social Forum, sono presente in varie Antologie. Ho ricevuto una recensione al mio primo librino “ Nel bosco senza radici” edito con Terra d’Ulivi, sul quotidiano Avvenire, a cura di Pierangela Rossi. Pubblicazione di miei testi e recensioni al libro sono presenti in rete a cura di Flavio Almerighi, di Sebastiano Patanè Ferro, di Franca Alaimo e di Liliana Zinetti, di Luca Gamberini e altri carissimi Amici”.
___

Sergio Daniele Donati (1966)
Avvocato milanese
Autore per Ensemble edizioni della silloge: "Il canto della Moabita" (2021)
Autore per Mimesis edizioni (Collana dei Taccuini del Silenzio) del libro: "E mi coprii i volti al soffio del Silenzio" (2018). Il testo propone spunti sul valore del silenzio nel pensiero ebraico oltre a riflessioni autobiografiche.
Fondatore e caporedattore del litblog Le Parole di Fedro (
Fondatore e caporedattore del litblog Le Parole di Fedro (leparoledifedro.com) ove si possono leggere, tra le altre cose, alcuni dei suoi percorsi nel linguaggio poetico e narrativo.
La sua poesia
La sua poesia Dimore è apparsa sulla rivista online Poetarum Silva in data 17.05.2021 nella collana “Il demone dell'analogia” a cura di Paola Deplano.
Tre suoi inediti sono stati pubblicati in data 26.03.2021 sulla rivista online Poetarum Silva nella collana “Una domenica inedita”.
La sua poesia Teshuvah è apparsa in Antologia Aletti editore 2020 relativa al Concorso “Dedicato a…Giornata Mondiale della Poesia”, XVII, tra le finaliste.
La sua poesia Timidezze è stata indicata tra le finaliste al concorso Federiciano II (2020) Aletti Editore.
La sua poesia Itaca è stata pubblicata su Repubblica (Napoli) - Inserto poesia - del 19.12.2020
La sua poesia Canto, scritta a quattro mani con Silvia Tebaldi, è stata pubblicata sulla rivista online Poetarum Silva
Studioso di meditazione ebraica ed estremo orientale.
Insegna cultura e meditazione ebraica in associazioni e scuole di formazione.
Tiene seminari sul valore simbolico dello alfabeto ebraico e collabora con varie riviste e pubblicazioni online di letteratura e poesia.


stampa la pagina

Commenti