Het (terzo ciclo)

 

Dipinto di Vladimir Lubarov

Mi commuove
la tenacia del sogno,
il suo volo radente
che spezza ragnatele
e smuove polveri
da una realtà perdente
e incapace di costruire
da sola il futuro.
Mi commuove
l'ostinazione del bimbo
quando urla "è mio"
di ciò che, se non gli appartiene,
è per una deviazione del senso.
Spiega tu a quel bimbo
- mentre io mi commuovo -
che il dono di suo padre
appartiene a ogni figlio
e sostieni, se ci riesci,
l'etichetta di follia
che il suo sguardo,
senza parola,
pone sui tuoi volti.
Mi commuove la cocciutaggine
del vecchio, a pochi giorni
dalla sua morte,
mentre mi sussurra all'orecchio
le formule che trasformano
ciò che la vita gli ha negato
in insegnamento per chi resta.
Tutto questo mi commuove
e mi gela la parola
mentre osservo
la forza bruta del sogno
farsi strada
tra denti ingialliti
e menti inesperte.
In cielo l'ottava lettera, la Heth,
ride delle mie lacrime commosse
e avvolge di suoni di lira
le mani di un uomo
innamorato dell'Uomo.

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