Due poeti davanti a Man Ray (Rita Bonetti e Sergio Daniele Donati)
Man Ray. Donna dai capelli lunghi, 1929 |
(di Rita Bonetti - inedito 2022)
Mi allontano dai miei fantasmi
prima di svelarne i segreti
danzo in equilibrio su una ragnatela
prendo le distanze
dall'odore di muffa dei giorni
da grumi di ricordi inamidati
il silenzio sbarra la porta alla parola
la carne che si fa piaga e consunzione
poi una stanza vuota
Mi capovolgo per non sprofondare
batte il sangue nelle tempie
apre un varco
e attraverso tutto l'universo in un respiro solo
__
(di Sergio Daniele Donati - inedito 2022)
È come una cascata
la discesa a terra d’ogni simbolo.
Là, tra aghi di pino
e canti di lucciola,
finalmente s’è quietata
la mia ansia di vivere.
E, se non percepivo la tela,
c’era un ragno;
mi guardava con occhi pelosi
e pareva dirmi:
«non è il simbolo
a creare inganno.
Tradisce la parola e va lontano
se sogniamo che abbia
un solo significato».
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