Due poeti allo specchio (Arianna Bonino e Sergio Daniele Donati)
Kilim
Nei venti migliaia d’arie
e nastri centigradi d’ombre
polveri di tempeste e paci
intaccano il segno sul legno e sull’osso.
e nastri centigradi d’ombre
polveri di tempeste e paci
intaccano il segno sul legno e sull’osso.
Tra i fili il kilim tiene sabbie
le belve blu sue non sono più bestie,
le faune del mare hanno forme
di rocce graffiate di verbi.
Tinte perdute figurano macchie
- fosfeni di sonno e di trama.
Ma il suono mio chiuso di labbra
in punta di lancia o velluto
frustato su pelle o intagliato in un frutto
ti volta ogni volta lo sguardo
e sempre la sete mi asseti.
E ancora sul fondo
nel buio sogno
arrovesciata da maree di sale
ogni onda d’occhi tuoi
ricrea luce alle stelle del mondo.
(Arianna Bonino - inedito 2022)
Quel vecchio
Mi celo allo sguardo assorto
di quel vecchio
comunque troppo pieno
del gesto della sua mano
per percepire la mia presenza.
Tesse fili di parole dal suono diafano,
intrecci di suoni arcani
con la perizia dell'antico.
Non temo più la parola
perché so che tra quei fili
canta l'arpa della tua voce
e il mio ascolto di lontano
alza lo sguardo a stelle sorridenti.
Un timbro - il tuo,
una celata timidezza -
che manifesta il dono
della fragilità e dell'armonia
dell'infinito disfare tele
in attesa d'un ritorno.
L'ultima tappa d'un animo errante
è tra le dita di quel vecchio
che tessono la mappa sacra
della via acquea
alla cetra della tua voce.
(Sergio Daniele Donati - inedito 2022)
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