Dialoghi poetici coi Maestri - 38. Mariangela Gualtieri
Adesso fa notte – fa preghiera
Apre le serrature del silenzio fa apparire la mappa siderale
e ci inginocchia per quello spazio immenso
fra qui e l'orlo
del cominciamento
quando le spine dorsali
stanno tutte tese
(Mariangela Gualtieri - da “Senza polvere, senza peso”, Einaudi editore)
Un vento - un vento divino,
planava sulle acque,
prima dell'inizio degli inizi.
Svolazzava con ali di farfalla
su caos e abisso.
Fu - dicono - un urlo
a strappare i lembi del nulla
e a riempire di luce,
- una luce divina -
ogni possibile esistenza.
La notte mi guardo il palmo della mano.
Non c'è olio sacro tra i suoi solchi,
ma so di poter trovar rifugio
nello spazio vuoto tra le lettere.
(Sergio Daniele Donati - inedito 2022)
planava sulle acque,
prima dell'inizio degli inizi.
Svolazzava con ali di farfalla
su caos e abisso.
Fu - dicono - un urlo
a strappare i lembi del nulla
e a riempire di luce,
- una luce divina -
ogni possibile esistenza.
La notte mi guardo il palmo della mano.
Non c'è olio sacro tra i suoi solchi,
ma so di poter trovar rifugio
nello spazio vuoto tra le lettere.
(Sergio Daniele Donati - inedito 2022)
'Io ringraziare desidero...' (cit.)
RispondiEliminaGrazie davvero
EliminaUn canto che sa di antico
RispondiEliminaL'antico è, credo, una delle terre costitutive del poetare. Grazie dal profondo.
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