Dialoghi poetici coi Maestri - 42. Giorgio Caproni


L’occasione

L’occasione era bella.
Volli sperare anch’io.
Puntai in alto. Una stella
o l’occhio (il gelo) di Dio?

(Giorgio Caproni - tratta da Il franco cacciatore, Garzanti, 1982)

Vita Ebraica

A me gela il ghiacciolo
caduto a terra,
o delle stelle percepire
l'afasia nel tempo.
Non venero gli astri
se non nella loro caduta
come teste e cocci
degli idoli di Terach. (1)
Il mio Dio si cela al mio sguardo
dalla notte dei tempi.
M'ha donato però grandi orecchie,
per intuirne la voce di silenzio
nelle pause dei mono-toni dell'assiolo,
o nell'istante fugace che separa
con un sorriso il sogno 
dalla veglia.
Non ho occasioni da cogliere, Giorgio
- il tempo traccia linee e cerchi e spirali,
inesorabile, senza chiedere permesso -
mia è solo la scelta di affidarmi 
a un udito antico 
e non all'astigmatismo del mio sguardo.
 
(Sergio Daniele Donati - inedito 2022)

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(1) - Padre di Abramo e costruttore di idoli per i culti dell'epoca. La loro distruzione da parte dello stesso suo figlio viene fatta coincidere con il primo atto di rifiuto dell'idolatria e dell'inizio del percorso monoteista.
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