Pesce pagliaccio
Non so nuotare
se non nei cieli dei miei sogni,
né so galleggiare
meglio del palombaro.
Eppure d'ogni cosa percepisco
la fine e il cominciamento
mentre sussurro lento
cantilene ai distratti pesci
dell'oceano dell'oblio;
così perché non le intendano
che come lievi
carezze d'anemoni.
Già, io sono un pesce pagliaccio
- anzi istrione -
non dar retta, tu che leggi,
ai miei boccheggi.
Il mare, sì il mare,
porta ben altri messaggi
ad un orecchio attento.
Ascolta il canto della balena
e il fruscio dell'alga
e rifiuta - sì, rifiuta -
la parola d'acqua
d'un pesce clown.
Foto e testo (inedito 2022) di
Sergio Daniele Donati
Quante suggestioni! Un tuffo o un volo? È bella questa sospensione, questo malinconico senso di straniamento.
RispondiEliminaLa ringrazio di cuore
EliminaUn guizzo anonimo, capace di divincolarsi in piena libertà, come solo la parola sa fare. Bravo!
RispondiEliminaGrazie davvero e mi scuso per il ritardo nella risposta, ma purtroppo non mi era arrivata notifica del suo gentile commento.
EliminaTi naviga il cuore guardando il cielo, bravo!
RispondiEliminaGrazie di cuore davvero
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