Al limite boschivo (Dedicata a Thomas Bernhard)
Dedicata a Thomas Bernhard
Al limite boschivo, là, dove risulta facile
dichiarare sacri i muschi
e vagare con lo sguardo,
senza appoggiare il ricordo
ai suoni di cetra dittatori
che martellano le mie tempie,
al limite boschivo - dicevo -
ascoltavo la tua voce.
Non deflagrava, né era miele;
sgretolava - questo sì -
i cristalli di rocca
delle mie certezze
e parlava d'un uomo
con lo sguardo bambino
di mio padre,
il cui pigolio arreso
portava la ferita
d'un ritorno impossibile, d'una chiave
di comprensione negata
dai fiumi della storia.
Al limite boschivo io
no, non perdonavo,
né recitavo i Salmi
nella lingua senza tempo;
mi accucciavo su quella roccia
in posizione fetale
- l'occhio sinistro rivolto
ai suoi ambrati licheni -
e piangevo, come piange,
senza saperlo, il salice
mentre raccoglie dal ruscello
delle memorie le lacrime
di popoli annegati
nei gorghi e mulinelli
d'una parola tiranna.
Foto e testo inedito (2022) di Sergio Daniele Donati ©
Mi chiamo Antonio....
RispondiEliminaE sono rimasto senza parole.
Grazie davvero Antonio
EliminaVeramente bella!!
RispondiEliminaGrazie di cuore
EliminaMolto potente, come lo è la tua scrittura, come la musica che sottolinea, sempre. Grazie
RispondiEliminaGrazie davvero di cuore, Anna
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