Midolli
l'esercizio stanco
d'un mutismo eletto.
E costa alle ciglia
lo sguardo fisso
s'un indicibile tiranno.
Tiravo per la giacchetta
da piccolo la risposta
svogliata d'un padre assente,
e imparavo - col tempo -
quanto collosa potesse essere
la goccia del Tempo
sulla mia fronte.
Per questo costa
alla mia rinnovata innocenza
la sagra primaverile degli ottimismi,
e costa - fors'anche di più -
ai miei tendini scrivere
di sofferenze sepolte
sotto coltri di foglie, secche.
La scrittura di sé
- rinati dai salti avanti e indietro;
in alto e in basso -
d'un cuore di gesso umido
costa alla mano tremula
una rinuncia urticante.
Ma poi c'è il taglio,
la forbice ironica
sul foglio bianco,
troppo serio per esser vero;
Golem senza Alef, a terra.
Allora, sì, costa meno
togliere cinque lettere
dal mio nome
e ritrovarmi a essere,
tra risate stupite, Ruolo Generale
- in stretto ordine temporale -
delle ansie d'un idolo
da me preso a bastonate.
Sì, da me,
eterno figlio ribelle
incapace di rispondere al silenzio
col Silenzio eterno
di chi volta lo sguardo.
Testo - inedito 2022 - e foto
di Sergio Daniele Donati
Il silenzio eterno di che volta lo sguardo
RispondiEliminaLa risposta svogliata di un padre assente
COSÌ COME HO COMPRESO, SE HO COMPRESO
Grazie, si le due cose possono, ma non necessariamente è, coesistere.
EliminaCosta ricordo costa la ricerca
RispondiEliminaGrazie. Sì costano molto entrambi
EliminaContorce la mente questa confidenza intima, rimbalza agli occhi un dolore scoperchiato, ma di un'eleganza che rende al perdono un valore ancor maggiore. La poesia ha un costo, ma la vita tuttavia non sempre mostra il prezzo... Grazie per tanta bellezza! M.
RispondiEliminaGrazie davvero dal profondo per queste meravigliose e commoventi parole
EliminaBella molto, Sergio
RispondiEliminaGrazie Bianca
EliminaLa forbice ironica, però, apre un mondo, scopre un oltre e forse un altrove come ci mostra Lucio Fontana! Non finisce qui né lì! Il tuo testo, ricco e molteplice, a me sembra non sia un consuntivo, ma un inizio. Non è solo un vissuto è anche e soprattutto un plinto di fondazione, una dichiarazione di intenti.
RispondiEliminaSì, l'ironia apre un varco sull'Altrove. Grazie davvero
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