Quattro inediti tratti dalla silloge "Se mi sfiori (s)fiorisco" di Valentina Meloni
donna cosmo
sono una donna cosmo
ho in me vortici di stelle
la luna e i pianeti e il corpo
celeste del creato negli
occhi orbite e rivoluzioni
tra i seni venti e maree
nelle mani fiumi e foreste
nei capelli rami pulviscolo
di sogni e il mio grembo
è un prato fiorito
ho in me vortici di stelle
la luna e i pianeti e il corpo
celeste del creato negli
occhi orbite e rivoluzioni
tra i seni venti e maree
nelle mani fiumi e foreste
nei capelli rami pulviscolo
di sogni e il mio grembo
è un prato fiorito
un giardino incantato
in cui sbocciano le aurore
c’è un pianto nel cielo
in cui sbocciano le aurore
sono del mare dell’acqua del vento
sono del mare dell’acqua
del vento non mi puoi
prendere legare incatenare
sono del mare dell’acqua
del vento vado per strade
tessute di bisso e fluttuo
con le maree del mio essere
vago per campi di luna
in luminosi sentieri intenta
sono del mare dell’acqua
del vento sono del tempo
buono quello che non si
conta e navigo su oceani
di solitudine persa in abissi
infiniti di malinconie solo mie
mi perdo negli idrogeni
del mondo… io sono del mare
dell’acqua e del vento
il freddo m’è penetrato nelle ossa
oggi tutto riluce di vaghezza
c’è un pianto nel cielo che resta
sospeso tra nubi e desiderio
la siepe si è innalzata a dismisura
nei miei occhi ha messo foglie
e gitti che prima non esistevano – ora –
mi chiude allo sguardo ogni parola
mi preclude l’infinito che sognammo.
oggi tutto riluce di vaghezza
c’è un pianto nel cielo che resta
sospeso tra nubi e desiderio
la siepe si è innalzata a dismisura
nei miei occhi ha messo foglie
e gitti che prima non esistevano – ora –
mi chiude allo sguardo ogni parola
mi preclude l’infinito che sognammo.
ali
se manco l'attesa di piccole gioie
ricordami, passero, la tua venuta:
nell'aria gelida il tuo passo lieve
di orma aggraziata su candido vello.
lascia una piuma se manca la neve
posata nel vento come un pensiero
o una briciola sul davanzale
nel canto dell'alba, tu mattiniero.
se manco il giorno creatura di cielo
lo ascolterò dal tuo becco sonoro
e le ali che spero in questa realtà
inaudita beltà apriranno in volo.
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NOTE BIO-BIBLIOGRAFICHENata a Roma nel 1976, dal 2007 vive in Umbria. Ha pubblicato per la poesia: Le regole del controdolore (Temperino Rosso, 2016), Eva (Edizioni Nosm,
2018), Alambic (Progetto Cultura, 2018), con Giorgio Bolla Corrispondenze
da un mondo increato – epistolario poetico (La Vita Felice, 2018), L’evidenza
del vuoto (Ensemble, 2022), La tessitrice (Edizioni Iod, 2022) vincitore
del Premio Scriptura 2022.
Le plaquette numerate: Nei giardini di Suzhou,
con dipinti sumi-e di Santo Previtera (FusibiliaLibri, 2015), Il Fiore
della Luna, Leggenda di Rosaspina poemetto in haiku (La linea
dell’equatore, 2018) e Suite della solitudine illustrato dall’artista
Rosario Morra. Le raccolte bilingue: Nanita (Otata’s Bookshelf, 2017),
Enso: Haiku Yoti (Nausicaa 2019).
Le fiabe illustrate: Storia di Goccia,
Nanuk e l’albero dei desideri, Nanuk e il ragno Alvaro, Briciole di Haiku.
La
raccolta di prose brevi e haibun Ippocampo - Prose poetiche e Reminiscenze (ilmiolibro 2020).
Ha curato e tradotto dall’inglese Dendrarium del poeta
bulgaro Alexander Shurbanov (Musicaos, 2021). Suoi testi sono stati
tradotti in inglese, spagnolo, cinese, giapponese, arabo, bulgaro, russo,
ucraino e sono apparsi in blog, riviste e quotidiani internazionali. Scrive
in riviste letterarie e culturali e nei suoi blog di eco-poesia.
Per contatti visitate il sito web dell'autrice
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