Odisseo e la fune


Che dire del vento
che offusca le direzioni,
o della bonaccia che lancia alta 
l'angoscia d'un ritorno
non più immaginabile?
Se mi trovi legato 
all'albero maestro
non è per il canto delle sirene
- è solletico alle mie orecchie
il loro fingere il bello 
in un giallo sorriso sdentato.

Ho bisogno invece 
di funi robuste
che mi seghino le caviglie
e di ritrovare nella caduta
di gocce di sangue
sul ponte il senso profondo
d'una direzione perduta.

Foto e testo - inedito 2022
di Sergio Daniele Donati ©

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