(Redazione) - Cinque inediti di Ginevra Dellanotte
impigliata nella lingua di ferro
maskirovka dell’inganno
restituisco alla terra briciole di carne
rovi arcuati calpesto
innaffiati di sangue.
mi coagulo piuma
gufo - sentinella della notte -
respiro il volo delle more
avete visto capelli volare?
portavano la cenere dell'ardore
seminata fiamma della follia
è possibile reinventarsi nella luce?
è possibile morire per amore?
Ricordo essere nata così
dentro l'ovulo di mia madre
sputata da mio padre
sento ancora pulsare le vene
estasi di edema carnale
ho imparato le prime vocali
poi sillabe, sibille del piacere
udito mia madre godere
-la sua unica volta-
mio padre amarla
-la sua unica volta-
si nasce così tra sudore, stupore
nel pudore dell'acqua
si nasce così tra il respiro cardiaco
nel gemito lirico del godere
si vive in declinare assenza
inciampando verso la morte
ma poi chissà
se quando si muore
succede davvero
sposta la polvere lascia la cenere
separa i mondi dai morti
soffia vento pedinato dal vento
sgualcendo pieghe di alternate memorie
si reincarnano sculture vacillanti
saltimbanchi della clessidra
divora divora
dirotta nel secchio torrenti rovesciati
dragando i morti dai mondi
deserto dagli orli cremati
dorati souvenir dell'universo
dannati resti dei vivi
dimenticati sul bordo dell'anima
cenere custodita, custode del nome che è nel cielo
polvere posata, posa monumento del mondo franato
quante vite in un solo granello? Tutto
l'eterno universo
se un incontro si potesse respirare
come il petricore della terra dissetata
graffierebbe per sempre la memoria
la memoria olfattiva della tua corteccia
sicché sarebbe interessante servire
da serva alla siccità della sete
un estratto liquido di spermatofite
per farti evaporare dopo la pioggia
nelle tue ammattite narici
parole parole
che la lingua non regge
cadono scalpestate
nell'impronta dei divi
un passante dirà
dov'è la misericordia?
il "bene dire"?
tutto l'amore raccolto
e mai irrigare i prati dell'Eden
l'acqua bevuta dagli angeli
e mai restituita
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Dice di sé l'autrice: " Ginevra Dellanotte non esiste. È il nom de plume di un'artista barese impegnata da anni nella divulgazione delle danze del Mediterraneo. Le sue poesie sono state scelte e pubblicate dalla Bottega della Poesia di Repubblica e su vari blog letterari come Interno Poesia e Versipelle. "
Udire ciò che si pensa non sia possibile agli occhi di una figlia. Di colpo si spalancano scenari e prospettive mai immaginate. Da lì comincia l'evoluzione e che nesduno osi farci tornare indietro.
RispondiEliminaGrazie davvero. Sí, e soprattutto che nessuno si lasci tirare più indietro
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