Due poeti (e quattro poesie) allo specchio (Maria Gabriella Cianciulli e Sergio Daniele Donati)


I

Attendesti in altri cieli
con sguardo querulo
nelle nebbie sfogliando veli
con ondeggiare di fiammella
Mi attardai a cogliere
il grido informe per il solito vizio
di accomodarmi nella voce
che credevo famiglia
Ma tu saprai perdonare
il chiasso della vista offuscata
dagli afrori della foresta
Non c’è pietra che smossa
non si levighi al nitore
del desiderio e non colga

(Maria Gabriella Cianciulli - inedito 2023) 

II

La paura di perderti
fu come attraversare lo
sciabordìo assordante di maestrale
Le mani strette a stringere
il vuoto concavo al petto
di un abbraccio corroso
Bruciano le labbra solcate
gli occhi non temono più
la parola incolore

(Maria Gabriella Cianciulli - inedito 2023)
 

I

Verrei meno 
al giuramento sacro
che vincola il Vero 
all'Armonia di costrutti
e relazioni se dicessi
che l'attesa non contiene 
squittii di topo 
e intervalli di settima. 
Stridono con la nostra 
fallace pretesa di perfezione 
su una natura
che si muove 
ab aeterno et ad aeternum 
a spirale, sui suoi stessi limiti.

L'Uomo però trasforma e raffina
il grezzo mutismo della pietra
e l'artigiano sa 
che solo la burattatura
rende preziosa la gemma;
non la sua origine.

Sappiamo bene entrambi 
che l'attesa cela 
tra le sue angosce d'ambra
una profonda intuizione
che parla la lingua antica 
dei Padri e carezza 
i nostri volti 
con mano materna. 

(Sergio Daniele Donati - inedito 2023)

II

Dietro ogni timore di perdita
si cela timido
l'urlo d'un distacco antico,
il grido di vita
 per il cordone che si taglia
per poter meglio portare
il Figlio al proprio seno.

Stiamo là,
nella terra di mezzo
tra l'addio e il sorriso,
e chiamiamo paura
il nostro desiderio
di poter riascoltare
l'armonia del coro
di voci diafane
che abita da sempre 
il Centro della Terra.

(Sergio Daniele Donati - inedito 2023)
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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE

Maria Gabriella Cianciulli nasce a Montella (AV) il 30-05-1959, un paese dell’entroterra irpino, dove vive attualmente. Intraprende gli studi liceali, in seguito consegue la maturità magistrale presso l’Istituto Magistrale “Imbriani” di Avellino e l’abilitazione all’insegnamento per le scuole primarie. Con la prima silloge “Echi di maggio” (Delta 3 Edizioni) prefata dal prof.re Paolo Saggese e pubblicata nel 2015 inizia il suo percorso poetico che è continuato nel tempo, le sue poesie sono presenti in varie antologie. Nel 2021 l’uscita della sua seconda raccolta “Di Terra e Di Donna” per i tipi di “Controluna” a cura di Giuseppe Cerbino.

Sergio Daniele Donati (Fedro) Milano 1966 - avvocato milanese.
Ha pubblicato per Ensemble edizioni la silloge Il canto della Moabita (2021). Ha pubblicato per Mimesis edizioni (Collana dei Taccuini del Silenzio) il libro: E mi coprii i volti al soffio del Silenzio (2018). Fondatore e caporedattore del litblog Le parole di Fedro , ivi propone alcuni dei suoi percorsi nel linguaggio poetico e narrativo e nella poesia ebraica. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste letterarie, blog letterari e quotidiani nazionali. Studioso di meditazione ebraica ed estremo orientale, insegna cultura e meditazione ebraica in associazioni e scuole di formazione e tiene seminari sul valore simbolico dell'alfabeto ebraico.

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Commenti

  1. L'attesa spesso lascia spazio a mani che abbracciano il vuoto. Si crede spesso famiglia qualcosa o qualcuno che poi non ci assomiglia neanche lontanamente, ci si lascia cullare volentieri nell'inganno, per poi cadere di schianto. Raro trovare una corrispondenza. Barbara Rabita

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    1. Vero Barbara e ringrazio di cuore. È anche vero che quando si trova, a fatica, quella corrispondenza si aprono cieli di intuizioni.

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  2. Verissimo. Barbara R.

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