Quattro inediti di Elena Tabarro
Siamo molto lieti di poter ospitare ne Le parole di Fedro quattro inediti di Elena Tabarro, la cui scrittura, a parere di chi qui vi scrive, si situa in quel territorio di confine - non privo di meraviglie e asperità - della parola che si fa contestualmente corpo e natura.
La scrittura di Elena Tabarro sembra quasi essere - e non sfugge a chi vi scrive l'assurda natura di tale assunto - pre-simbolica, quasi che il tratto scritto nella Tabarro si potesse caratterizzare, se non proprio per essere oltre al simbolo, per la sua esistenza prima del simbolo, o almeno tra il gesto dello scrivere e il simbolo stesso.
Una lettura che la Redazione de Le parole di Fedro consiglia; una poeta da seguire con attenzione.
Per la Redazione de LE PAROLE DI FEDRO
il caporedattore Sergio Daniele Donati
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Ad un passo
Faccio un salto di cuore
spengo gli occhi e li riaccendo in te
voglio ancora un profumo di pelle
e sentirlo lentamente
Intanto disegno a china
su pezzi di tela muti
Ho atteso il momento
ho ritrovato il mio volto più stanco
ma gli occhi sempre aperti sulle
periferie del mondo
Chiamatemi pure con un altro nome
se potessi fermerei il tempo
su quei graffi oramai leggenda
Sono ancora qui tra le mura
ad un passo dall’ignota essenza
dai tuoi baci perduti
In quest’alba deserta
tra visi incuneati e respiri sospesi
non perdono mai luce
a tirare su il fango
Se il giorno ci concede ancora sole
e la notte accende costellazioni
possiamo approdare lontani da burrasche
lì a raccontare ali spezzate
I nostri abbracci
spengo gli occhi e li riaccendo in te
voglio ancora un profumo di pelle
e sentirlo lentamente
Intanto disegno a china
su pezzi di tela muti
Ho atteso il momento
ho ritrovato il mio volto più stanco
ma gli occhi sempre aperti sulle
periferie del mondo
Chiamatemi pure con un altro nome
se potessi fermerei il tempo
su quei graffi oramai leggenda
Sono ancora qui tra le mura
ad un passo dall’ignota essenza
dai tuoi baci perduti
Quando lei
Chi l'avrebbe vista
donna intangibile se non tu
riprendi sfuggevole ad ogni vuoto attimo
un piccolo senso di lei
compare ad un tratto senza saperlo
come magia in punta di mano
così la incontrerai prima o poi
quando lei
deciderà d’incontrarti
Angeli
tra visi incuneati e respiri sospesi
non perdono mai luce
a tirare su il fango
Se il giorno ci concede ancora sole
e la notte accende costellazioni
possiamo approdare lontani da burrasche
lì a raccontare ali spezzate
I nostri abbracci
Pagine bianche
Occupa pure il mio spazio con forza
sono stremata dall’assenza (ischemia silente)
Navigo nello stesso cielo
riposo a tratti su nuovi orizzonti
quando incontro sorpresa un tale cuore
Vorrei tenerti sulle mie pagine bianche
per consolarti come fai con me
quando fermi la mano e il tempo
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NOTE BIO-BIBLIOGRAFICHE
Elena Tabarro vive e lavora a Napoli,
dedica il tempo libero alle arti figurative, alla poesia, negli anni
90 anche al teatro, incontra Pennasilico, Mascia, Antonio Ferrante,
Sollazzo e Roberto de Simone; nel 2000 recita al Cilea e al teatro
Mercadante
Partecipa al concorso promosso dalla
Rai-ERI nel 2001 “Dopo “l'11 settembre”, pubblica nel 2012
nella raccolta di poesie del fuoco “ Le strade della poesia” a
cura di Domenico Cipriano, partecipa a diversi reading poetici
cittadini come “L'albero della poesia nel segno di Virgilio
attraverso i siti Virgiliani nel 2010 e nel dicembre 2012 per “la
parola abitata” a cura di Ferdinando Tricarico e dell’associazione
Neapolesia per la notte delle librerie (libreria Pironti P.zza
Dante).
Dal 2003 al 2013 scrive in diverse
agende poetiche pubblicate : dalla casa editrice “Pagine” di
Roma, case editrice De Comporre (LT) , Kaleido (MI)
Nel 2003 aderisce al movimento
filosofico culturale “Esasperatismo” logos & bidone”
E’ stata manager location per
AIAPI UNESCO (TN) per la diffusione della video arte nel mondo
nell’ anno 2016
Ultima pubblicazione “Raccontami di
noi” raccolta poetica individuale de Comporre edizioni (Gaeta LT)
anno 2020
Mostra personale maggio dei monumenti
2021 museo d’arte moderna PAN per Assessorato Cultura Turismo
Comune di Napoli e Patrocinio morale Consolato di Nicaragua
Regione Campania
Mostra collettiva “il senso del
sacro” cappella Palatina – Maschio Angioino settembre- ottobre
2021 Comune di Napoli -Regione Campania- Arcidiocesi di Napoli
Una sua opera presso Museo Permanente “
Esasperatismo Logos & bidone ”S Angelo dei Lombardi (AV).
Bellissime e profonde.
RispondiEliminaSi molto intense davvero
EliminaIntense e dense. Brava Elena
RispondiEliminaSì, molto intense davvero. Grazie.
EliminaStupende
RispondiEliminaSì, lo pensiamo anche noi. Grazie.
EliminaOriginali!
RispondiEliminaSicuramente sì e profondi
EliminaComplimenti
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