Il quarto Alef-Bet - 17-18 Ayin/Pe e Pe/Tzade
Ciò che l'occhio vede
a ogni alba fa cadere
l'unico dente che resiste
alla benedizione del creato.
Ogni stupore è dire balbuziente
e bambino e - per questo - sacro.
Io non so se credo in D.o
ma son certo di credere
nella bellezza profonda
che è il fondamento
della giustizia della sua opera.
E poi ne intuisco l'ombra
dietro la calma
e il silenzio d'una corteccia,
dietro quiete d'uno stendino afono.
Il creato parla facendo silenzio
noi ne neghiamo la bellezza
nel brusio di fondo
dei nostri paradossi.
Non so se lo credo, dicevo,
ma piango la sua
assenza assieme ad Amichai
e so, come come il poeta
dal volto di mappa antica,
che mentre ripara il mondo
Egli ride e canta,
ignaro d'essere ascoltato
da orecchie desiderose
d'un ultimo abbraccio.
Testo - inedito 2023 - e foto
di Sergio Daniele Donati
(1) ci si riferisce alla magnifica poesia
di Yehuda Amichai "Dio è coricato" che potrete leggere Qui
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