Ora son padre
A mio padre,
figlio d'una infanzia profuga
Ora son padre,
e tu sei figliodi stelle grigie.
Indossasti poi
- in vesti strette -
miti fallaci
per non sentire,
dietro la cappa,
un pianto sordo
di bimbo solo.
So del passaggio
e della scure
che taglia secca,
e so del peso,
della rinuncia
ad esser mito.
Ho lasciato là
la cappa spessa
che tu portavi
su di te; sempre.
Ho pianto, là, sai
per la gran gabbia
della parola
padre sulle tue
spalle. Non per me.
e della scure
che taglia secca,
e so del peso,
della rinuncia
ad esser mito.
Ho lasciato là
la cappa spessa
che tu portavi
su di te; sempre.
Ho pianto, là, sai
per la gran gabbia
della parola
padre sulle tue
spalle. Non per me.
Ben so di stare
fuori dal mito
perché qui, sulle
retine, non ho
il drappo nero
della tua fuga
tetra dal luogo
che prima era
per te rifugio,
casa felice.
fuori dal mito
perché qui, sulle
retine, non ho
il drappo nero
della tua fuga
tetra dal luogo
che prima era
per te rifugio,
casa felice.
Indossasti poi
- in vesti strette -
miti fallaci
per non sentire,
dietro la cappa,
un pianto sordo
di bimbo solo.
Foto e testo - inedito - 2023
di Sergio Daniele Donati
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