Un debito


Mi fermai a cercare altrove
il colore d'un respiro;
in un chicco di caffè
la potenza dello zucchero.
Dove stavano le colonne
di rame della tua assenza 
nessuna scoperta era per me 
possibile, o forse solo
non avevo desiderio
di scavare nella sabbia
all'incontro d'un paguro.
Ora torni e porti un conto 
- come se ti spettasse il saldo -
e ignori che ho tenuto nei cassetti
sulla carta dei silenzi di Firenze
il suono d'una porta che sbatte, 
sul retro per permetterti la fuga.

Testo - inedito 2023 - e foto
di Sergio Daniele Donati 


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