(Redazione) - Un intervento di Anna Rita Merico su "Formulario per la presenza" Edizioni Progetto Cultura 2022 di Francesca Innocenzi



Seguivamo Basaglia
leggevamo Ronald Laing
riflettevamo su Michel Foucault
mentre giungevano ruggiti di bestie ferite a morte dalla vicina Real Casa di Aversa

di Anna Rita Merico
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Delucidazione (1)

ma io ti dissi solo di voler dormire
quando il tuo silenzio pesava come piombo.
nell’aria si infittiva un tanfo di sciagura
un nuvolo di mosche in me tornava.
ho preso il diazepam, ti scrissi allora.
da sinistra ogni uccello infido
sfrecciava.
un tuono di menzogna mi sfece come pazza
nei gorghi da complotto della sera.



Nell’andare della giornata, lenta e uguale alle altre, da secoli simile, ti dico d’un sonno che potente mi chiama. Ah! Il Sonno antico! Non dormiva, forse, Odisseo mentre la nave lo portava da Scheria a Itaca? Viaggio d’una notte su una nave carica d’ori preziosi. Era nave sollevata dalle acque e circondata da nebbie fitte. Odisseo dormiva. Su di lui Atena elmata vegliava traghettando il ritorno per il quale occorreva un’uscita da sé. Atena conteneva l’andare e l’uscita da sé d’Odisseo Laertiade. Oggi io sono lasciata al mio sonno. Sono palpitante nel silenzio pesante del tuo non tenermi. Ogni tuo sguardo mi lacera viscere. Sono arresa. Sento volo d’Arpia stridente. Sento riso di Iena. Mi striscia accanto passo di Sciacallo. Mosche s’intanano negli occhi sciamandomi le palpebre. Invoco anch’io Atena elmata. La invoco come santa che mi traghetti nel gelo cristallino di un diazepam razionato come ostia. Razionato non so se a me o a te per richiamarti a calma mentre io te ne scrivo arresa alla tonta obbedienza. Dal lato, non scorgo quale, un’ala infausta striscia lasciandomi segno scuro. Il gorgo degli accusatori mi travolge. Non trovo forz’alcuna per dipanare la menzogna e mi sfaccio. Atena a me lontana. Chi, oggi, ha cura del sonno? Nel sonno il passaggio d’un ritorno raggiunto: quel Sonno mito d’universale senso. Oggi, nel diazepam, covo le note tragiche del mio sfarmi e questo sonno mi ripara da me, fuori da ogni mito, dentro questo mio presente.

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NOTA
(1) Tratto da Formulario per la presenza Edizioni Progetto Cultura 2022, pg. 26 di Francesca Innocenzi
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NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA
SU ANNA RITA MERICO
Nata a Nola (Na), attualmente vive in Salento. Inizia la propria attività di ricerca all’interno dell’M.C.E. (Movimento Cooperazione Educativa) e, contestualmente, in ambienti legati al pensiero della soggettività femminile a partire da Laurea in Filosofia e tesi su Carla Lonzi. Molte le collaborazioni con I.R.R.E. Puglia e Ministero per sperimentazioni nazionali (Progetto P.O.LI.TE.) ed europee (Progetto Tam-Tam, Spagna-Grecia-Italia) sul tema della didattica della differenza sessuale.
Lunga attività di ricerca su tematiche inerenti la filosofia della differenza sessuale: collaborazioni con dipartimenti universitari attraverso progettazioni europee, pubblicazioni su riviste di settore e testi collettanei, formatrice in corsi presso enti istituzionali ed associazionismo.
Pubblicazioni, in poesia: Era un raggio…entrò da Est (2020, Musicaos ed.). Raccolta: Fenomenologia del silenzio (Musicaos ed. 2022)
Presente su blog e riviste online/cartacee (critica letteraria e poesia).
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