Timidezza
Costante e monocromatica,
una spinta vitale
sorge dal battito
di ciglia bambine.
Si dispiega su un orizzonte fluido
ogni possibile divenire;
e io bambino, io adulto, io vissuto
siamo velati dalla stessa pulsazione;
lo stimolo afono all'abbraccio,
lo sguardo ritroso di chi dice
al profumo di una bella di notte
"prendimi" e teme il rifiuto.
Se fossi ciò che non sono
non mi soffermerei
sulla potenza quasi nucleare
del piccolo, dello stretto,
del timido e dell'incerto.
Ma sono ciò che sono,
e conosco tagli e rifiuti
e il lessico barbaro
e senza vita degli aguzzini;
feticci di semidei; di plastica.
Mi riempie poi il volto
di piogge salate
la lingua che inciampa,
l'incapacità di dire "io amo"
mentre il corpo vibra
e la pelle innalza
inni di penetrazione.
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Sergio Daniele Donati - inedito 2023
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