Alla foce del verbo
Alla foce del verbo
gorgogliano di nuovo
i semi del silenzio
e l'attesa di un ascolto
si traveste di sete d'assenza.
Alla sorgente del verbo
un canto muto di sirena
attira onde distratte,
ricordi di diaspro.
E io taccio,
mentre si tessono
narrazioni antiche
tra i rumori sordi
di pelli di di biscia
immobili; a terra.
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Testo - inedito 2024 -
di Sergio Daniele Donati
Quando qualcosa, un’idea, una fantasia, senza saperlo, è tratta dall’idea di origine, nella credenza del suo principio, la linea della vita e già segnata anche se si tenta di fogliarla e di colorarla quasi in esorcismo sull’idea di male e di fine. Ma la poesia che vi di compone è molto bella
RispondiEliminaRingrazio davvero per questo magnifico commento
EliminaCome sempre scrivi parole che mi entrano nella testa. Raffaella r
RispondiEliminaGrazie davvero Raffaella. Sergio
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