Poesie inedite di Emanuela Mannino



Siamo lieti di poter pubblicare tre poesie inedite della poeta Emanuela Mannino in cui emerge la sapiente capacita dell'autrice, attraverso l'uso del modo infinito e della tecnica dello "stacco d'immagine" di trascinare il lettore in un altrove non straniante ma del tutto prossimo al nostro sentire, anche quotidiano. 
Il simbolo in queste composizioni assume la funzione piena di rivelare "il dissimile per similitudine", in un apparente gioco di ossimori che rende chi è capace di andare un po' a fondo nel testo sommerso da una calda sensazione di stupore. 

E il modo infinito, lo si sa, ha appunto la funzione di ricordarci l'esistenza di un non tempo nell'espressione poetica; di un luogo di "apparente eterno presente" in cui molti dei nostri non detti possono manifestarsi.

Per la Redazione de Le parole di Fedro
il caporedattore Sergio Daniele Donati
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Meriti una stanza di luna piena
dove poggiare i frammenti
di sogni
vederli accesi ad uno ad uno
con le bocca piena di una bocca

assaggiare le stelle vaniglie
attraversare il sangue degli alberi
diventare ramo
unghia di terra
foglia distesa
aquila di cieli

riscrivere la pioggia
spostare il mare
intrecciare fiumi

oltre te, oltre Tutto.

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Chi ha bevuto
alla sorgente
ha creduto
come ha potuto

ancora sgorga
un filo di vento argento
cielo cenere

ancora piccoli sorsi di rosa
sulla bocca rosa.

La mia rosa
fiorisce d'infinito
solitaria rosa su un ramo
di silenzio.

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Salice sulla sabbia.
Una farfalla sulla punta
dell'onda. O mare o volo.
La luna non chiude
il cerchio. Le stelle gridano
l'inganno. Una donna abbraccia
il vuoto.

Eterna sparizione
di fiori mai colti.

Urlo
di cielo d'alba.

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