(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 28 - È là che rotola (riflessioni in scrittura spontanea)
È là che rotola su un centro instabile
la parola che che contiene
semi di legami indicibili e tenaci.
È masso che frana senza requie
sui crinali scoscesi dell'incoscienza,
la parola che rotola e frantuma
riflessi d'ossidiana in un muto paesaggio
senza orizzonte terreno.
I significati sono schegge,
che tagliano la pelle dell'illusione unitaria,
sono scampoli di abbandoni e grida
di stupore malcelato tra le balbuzie
di denti ingialliti dall'esperienza fumosa
di un non senso che batte.
È la che sorge ironica la parola
che per prima non fu detta,
mai estratta dall'ammasso senza fine
di un brusio senza fondo.
È là, e là resta,
la parola che celo
nel superbo spettacolo di orridi montani
e tingo di striature di colori invisibili,
prima che lo starnuto di un dire involontario
copra l'unico rifugio felice
del silenzio che evoco
in lingua antica come velo
sulla mia superbia di serpente ignorante.
È là, e là resta,
mentre muovo il primo passo verso l'oblio
felice di aver perso per strada
le interpunzioni del mio nome monco.
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