Due poeti allo specchio (Antonio Laneve e Sergio Daniele Donati)

 

Parabola

La Parola ha una corteccia
e vive e regna all'interno
per sempre a cura del nome
coi frutti e i diminutivi
protozoi del suono sorgente
e fuori s'annulla e cede
favori al silenzio, metodo
che diventa alfabeto - senso,
il perché di tutto il fiato
lungo indifese anatomie
con una voce da raccogliere.
Si ritrae, poi, e di nuovo verrà
nella preghiera che ti schiude
dove finisce l'assenza -
immoto, perfetto orizzonte.

Antonio Laneve - inedito 2024



Palabras

Nessuno conosce le radici
dell'albero delle voci
ma nella cura del bimbo
dentro la corteccia 
colano resine e ambre e
si dichiarano al mondo
le sue prime lallazioni.

Gli alfabeti della custodia
sono composti da suoni 
di carta velina 
e vibrazioni metalliche 
di un diapason di silenzio.

        A volte mi ritiro dietro un filo d'erba
               a osservare il verde farsi parola

Sergio Daniele Donati - inedito 2024

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Commenti

  1. La parola è un involucro, come la corteccia per l'albero, la pelle per l'umano. È innervata, è fatta di capillari che si rompono al minimo colpo, di ematomi che a volte non si riassorbono. Barbara Rabita

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