Due poeti allo specchio (Ester Guglielmino e Sergio Daniele Donati)
questa vita, caro amico? Come
ci seduce rapida nel guizzo
scomposto d'un sorriso? Non lo vedi
come s'ammanta di freschezza
ingenua questo fremito d'amore,
che sboccia ancora - sempre nuovo -
dentro l'aria? Eppure, il tempo
che passa lo misuro nella finta
grazia di quei fiori, sul velo
di polvere antica, che ne sbiadisce
- impercettibile - i colori.
Mi chiedo se sia di cartapesta
la bellezza o se possa evaporare
- eterna - dentro una carezza.
Ester Guglielmino, 18 maggio 2024
quando a primavera
le campanule del risveglio
tingono di lilla
i ricordi d'infanzia
e iridi velate
dalla pesantezza
di un inverno del pensiero
io conto i nomi delle assenze
e apro con la chiave armonica
di una grassa ironia
il cassetto della mia indegnità.
È tutto un lento ricucire il femminile,
un tèssere di fili che s'allungano
in ponti più sottili, un riannodare di nastri
da combaciare nei colori, un rimboccare
virtuoso di cimose, tagliate a filo sull'orlo
delle rose. È un ingegnarsi continuo
fra scampoli e fratture, uno stirare paziente
d’increspature tra le mani. È la linea
bianca del pensiero, che ridisegna
tutto il vestito col suo profilo nuovo.
E me la ricordo ancora mia madre
- col metro sul collo a penzolare
come fosse la sua collana buona -
l'occhio vigile sulla lunghezza delle spalle
a prendere bene la misura, a capire
quanto peso potesse sostenere
l'ombra affilata della mia figura.
Ester Guglielmino, 23 maggio 2024
Ombre
Un filo di cotone fino e un ago brunito
Un filo di cotone fino e un ago brunito
rammendano senza intenzione né speranza
il tessuto pregiato e liso
di un'esistenza vacua
dedicata a chiamare la discesa
di una pioggia d'oblio
sottile e sacra.
Sergio Daniele Donati, 23 maggio 2024
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