Canto #2



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Canto una storia di sabbie ocra
e il passo lento del pastore.
Là, sai, lo sguardo è nel vento
e la spirale del silenzio
chiama parole dell'Antico.
Canto la stasi e la postura,
l'attesa del guardiano bianco
e un cielo di stelle immobili.
Ne canto morte e rinascita
e perdo nel verso d'un falco
memoria della mia spada.
Canto di un vagito lontano,
la promessa di essere figlio
della sacra e altera balbuzie,
L'eterno ritorno alla lingua
dalla prima lettera muta,
creatrice di ogni respiro.

La parola che canto sente
il richiamo al deserto e al pozzo,
e per quelle sabbie io canto.

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