Mi attarda #2

 


E forse ancora non sai
che la notte m'attarda
la pronuncia del tuo nome,
la preghiera di un gheriglio
di noce, di un cervello
perfetto che si incagli 
come parola sacra
in mezzo a denti 
ingialliti dal fumo.
Ti dicono nascosto
ma io con te parlo
e lascio che esplodano 
le tue assenze 
nelle mie compulsioni.
Ti dicono inesistente
ma io il tuo letto sfatto
lo vedo ogni mattina
e ne tiro le coperte
con precisione militare,
perchè se tu crei
mio è l'onere dell'ordine.

Sei un dio caotico, 
adolescente, e burlone, 
e io sto qui
a contare passi e giorni
ché tu sei l'amico di sempre
ma l'antagonista, lei no,
non scherza. 

Né scherzerò
io con lei, quando a breve,
poco prima di andarmene via 
le ricorderò
che d'un gheriglio mal digerito
potrebbe morire pure lei. 

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Testo inedito 2024
di Sergio Daniele Donati



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