Al di là
« Al di là dello strappo,
dicevi
c'è un nucleo intatto
dove dimora il tuo nome ».
E non sapevi che stavi parlando
con un uomo-coriandolo,
o forse lo sapevi, ed è per questo
che provavo dolore
mentre le tue mani
mi allineavano le vertebre
affinchè potessi posare lo sguardo
sull'evanescenza dell'orizzonte.
Potessi sentire ora - ancora -
il tuo calore sullo sterno
o il timbro di falco
della tua voce, Maestro
non delegherei al binomio idiota
di speranza e ricordo
la coccola materna
di cui il mio nome abbisogna.
Ho paura, Maestro,
prendi la mia mano.
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Foto e testo - inedito 2024 -
di Sergio Daniele Donati
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