Prego non sia poesia

Tra le crepe dell'Antico
dimora un credo, una voce
di ritorno alla saggezza
della luce d'ossidiana.

Cori di voci bambine
aprono pugni d'adulti.
Colano sui palmi olii
sacri, e resine e ambre d'oro
benedicono ogni inciampo.

Prego che il mio inchiostro blu
resti parola d'argilla,
non poesia incapace
di pianto; sorda ai lemmi
di silenzio e attesa.
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Testo - inedito 2024 - e foto
di Sergio Daniele Donati 
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