(Redazione) - Genere In-verso - 11 - Oltre I racconti dell'ancella: romanzi e distopie al femminile.
Che cos'è il romanzo distopico di genere? Una descrizione o rappresentazione di una realtà immaginaria del futuro o di un passato mai avvenuto, ma possibile sulla base di tendenze del presente. Lo sguardo è quasi sempre negativo, apocalittico, e spesso vengono presagite abitudini ed esperienze tali da rendere la vita indesiderabile o terrorizzante. Nella distopia di genere, emerge il dominio totale e completo delle femmine sui maschi e viceversa, in un ipotetico mondo caratterizzato da comportamenti sociali o politiche opprimenti, talora in conseguenza di scelte ambientali o tecnologiche pericolose ed estreme. Partirei dalle origini. Dall’opera di Ursula Le Guin e dalla Charlotte Perkins Gilman di Herland.
Herland è un romanzo utopico del 1915 , scritto dalla femminista americana Charlotte Perkins Gilman. Il libro descrive una società isolata composta solo da donne, che partoriscono per partenogenesi, un tipo di riproduzione asessuata, figli senza uomini. Ne risulta un ordine sociale ideale: esente da guerra, conflitto e dominio. Significativo il fatto che questo testo così potente non sia mai stato pubblicato in forma di libro fino al 1979.
In questa società al femminile, la maggior parte degli uomini è stata uccisa 2000 anni fa quando un'eruzione vulcanica ha sigillato l'unico passaggio per uscire da Herland. Gli uomini rimasti sono per lo più schiavi che hanno ucciso i figli dei loro padroni defunti e le donne anziane, per impossessarsi della terra e delle ragazze in grado di procreare. Le donne, tuttavia, hanno reagito, uccidendo gli schiavi. Dopo un periodo di disperazione per l'imminente fine della loro razza, in questo mondo senza uomini, una donna tra le sopravvissute è rimasta incinta e ha dato alla luce una bambina, e altre quattro bambine dopo. Questo processo, ripetuto dalle altre donne, ha rapidamente ampliato la popolazione e ha portato all'esaltazione della maternità. Da quel momento, tutte le abitanti di Herland si sono dedicate a migliorare le loro menti, a lavorare insieme e a crescere i loro figli. Anche per questo la posizione di insegnante è una delle posizioni più venerate e rispettate nel paese.
L'incontro con degli uomini visitatori è devastante. Non avendo avuto compagni per 2000 anni, le donne apparentemente non hanno esperienza o memoria culturale e sentimentale dell'amore romantico o del rapporto sessuale. Di conseguenza, le relazioni in erba delle coppie progrediscono con qualche difficoltà. Terry, in particolare, trova difficile adattarsi a una relazione con una donna che non è una "donna" nei termini che ha sempre conosciuto.E finisce con il tentare di violentarla e con l'essere cacciato da Herland.
Della Le Guin va invece ricordato il Ciclo dell'Ecumene, degli anni Sessanta, una serie di romanzi, che comprende una vasta raccolta di società alternative o complementari alla nostra, composte di varie specie umane, quasi sempre incapaci di comunicare l'una dall'altra. Si tratta de I reietti dell'altro pianeta e de La salvezza di Aka, tutti testi che trattano le conseguenze dello shock culturale tra mondi e popoli. Ma è in particolare ne La mano sinistra delle tenebre (1969) che si esplorano le enormi conseguenze sessuali, esistenziali e sociali, attraverso la narrazione dell'incontro con una razza androgina. Ma oltre all'ermafroditismo, la Le Guin tocca continuamente tematiche legate all'abbattimento delle norme sulla sessualità e sul ruolo di genere. Il racconto Solitudine tratta di una ragazza, più coraggiosa del fratello maggiore, che si incammina in un mondo dominato da donne forti, territoriali. In Paradisi perduti, i passeggeri di una nave spaziale sono messi in salvo da una viaggiatrice interstellare, un ruolo tipicamente riservato agli uomini. Sono le basi dei molti testi distopici degli ultimi dieci anni.
Comincio da Vox, un romanzo scritto da Christina Dalcher, uscito in Italia nel 2018 dalla Editrice Nord, con la traduzione di Barbara Ronca. La storia si svolge in un'America diversa da quella comunemente conosciuta, in un'epoca non precisata. C'è evidente l'eco dei Racconti dell'ancella della Atwood.
La protagonista, Jean McClellan, una neurolinguista che svolge la sua attività in ambienti medici, si ritrova improvvisamente in un nuovo mondo, terribile ed insopportabile. A ogni donna vengono negati quasi tutti i diritti: parlare, scrivere, imparare, leggere, lavorare, avere un conto in banca e tutto ciò che concerne la libertà e l'autonomia di una persona vengono proibiti. È tutto opera del Movimento per la Purezza, che una volta vinte le elezioni con questo programma aberrante, diffonde idee patriarcali e maschiliste. Compito delle donne è solo ed esclusivamente essere brave mogli e madri e per questo non c'è bisogno di una formazione o di una educazione. Così Jean McClellan, come la sua bambina di sei anni e come tutte le donne si ritrova a non poter dire più di cento parole al giorno, un numero esatto controllato da un braccialetto magnetico attaccato al polso. La "tradizionale" loquacità delle donne viene rovesciata.
In Ragazze elettriche di Naomi Alderman, uscito nel 2016 in America e poi pubblicato in Italia per Nottetempo, la scrittrice immagina un mondo dominato dalle donne, che, da un giorno all'altro, scoprono dentro di loro un potere segreto, latente, una mutazione imprevista: una massa, stretta alla clavicola, da cui si origina un potere formidabile, la forza di generare energia elettrica dal palmo delle mani. Un potere particolarmente evidente nelle adolescenti, ma che può anche essere recuperato nelle donne adulte, grazie ad altre donne che possiedano l'elettricità. Un potere, che, in pochissimo tempo, muta per sempre la società mondiale. Il romanzo si sofferma su differenti aspetti, arricchendo la trama di molteplici spunti di riflessione, punti di vista e tematiche, in una storia complessa e coinvolgente.
Il romanzo è, prima di tutto, una straordinaria riflessione sul potere. Perché le persone ne abusano? Perché possono, è la semplice, disarmante e devastante risposta. Non diversa da quella di William Holding nel Signore delle Mosche. E quindi anche le donne si lasciano corrompere, diventando crudeli e brutali, rovesciando l'idea di una naturale tendenza femminile ad essere materne e accudenti. Violenza, disumanità, ambizione smisurata, esercizio senza limiti del potere e, insieme, la sensazione di pericolo costante per i maschi, sono, rovesciati, davvero simili alla realtà che conosciamo.
Ne Le impure di Kim Ligget, edito da Mondadori nel 2022, tutte le donne e ragazze sanno che allo scoccare dei sedici anni le aspetta qualcosa che cambierà le loro vite, per sempre. Nella Garner County, infatti, tutte le ragazze vengono allontanate dalla comunità e costrette a vivere nella foresta per un anno. Perché? Per svuotare la loro magia selvaggia nella natura incontaminata e tornare purificate in società, finalmente adatte per il matrimonio che le attende, così come stabilito nelle leggi di quella civiltà. Ancora un romanzo sull’ennesima società che teme il potere della femminilità, relegandolo ai margini perché pericoloso per l'ordine sociale maschile. Ma con una forza di solidarietà nuova, una sorellanza che farà mettere in dubbio tutto il sistema.
La distopia e l'ucronia stanno sempre più diventando luoghi dove dirimere la "guerra dei sessi". Dalle riflessioni sul potere e sulla politica, come in Minority report, come in The Man in the high castle, o come in Fahrenheit 451, oggi la discussioni vertono soprattutto sul ruolo sociale e sessuale delle donne. E conseguentemente degli uomini e della civiltà tutta.
Herland è un romanzo utopico del 1915 , scritto dalla femminista americana Charlotte Perkins Gilman. Il libro descrive una società isolata composta solo da donne, che partoriscono per partenogenesi, un tipo di riproduzione asessuata, figli senza uomini. Ne risulta un ordine sociale ideale: esente da guerra, conflitto e dominio. Significativo il fatto che questo testo così potente non sia mai stato pubblicato in forma di libro fino al 1979.
In questa società al femminile, la maggior parte degli uomini è stata uccisa 2000 anni fa quando un'eruzione vulcanica ha sigillato l'unico passaggio per uscire da Herland. Gli uomini rimasti sono per lo più schiavi che hanno ucciso i figli dei loro padroni defunti e le donne anziane, per impossessarsi della terra e delle ragazze in grado di procreare. Le donne, tuttavia, hanno reagito, uccidendo gli schiavi. Dopo un periodo di disperazione per l'imminente fine della loro razza, in questo mondo senza uomini, una donna tra le sopravvissute è rimasta incinta e ha dato alla luce una bambina, e altre quattro bambine dopo. Questo processo, ripetuto dalle altre donne, ha rapidamente ampliato la popolazione e ha portato all'esaltazione della maternità. Da quel momento, tutte le abitanti di Herland si sono dedicate a migliorare le loro menti, a lavorare insieme e a crescere i loro figli. Anche per questo la posizione di insegnante è una delle posizioni più venerate e rispettate nel paese.
L'incontro con degli uomini visitatori è devastante. Non avendo avuto compagni per 2000 anni, le donne apparentemente non hanno esperienza o memoria culturale e sentimentale dell'amore romantico o del rapporto sessuale. Di conseguenza, le relazioni in erba delle coppie progrediscono con qualche difficoltà. Terry, in particolare, trova difficile adattarsi a una relazione con una donna che non è una "donna" nei termini che ha sempre conosciuto.E finisce con il tentare di violentarla e con l'essere cacciato da Herland.
Della Le Guin va invece ricordato il Ciclo dell'Ecumene, degli anni Sessanta, una serie di romanzi, che comprende una vasta raccolta di società alternative o complementari alla nostra, composte di varie specie umane, quasi sempre incapaci di comunicare l'una dall'altra. Si tratta de I reietti dell'altro pianeta e de La salvezza di Aka, tutti testi che trattano le conseguenze dello shock culturale tra mondi e popoli. Ma è in particolare ne La mano sinistra delle tenebre (1969) che si esplorano le enormi conseguenze sessuali, esistenziali e sociali, attraverso la narrazione dell'incontro con una razza androgina. Ma oltre all'ermafroditismo, la Le Guin tocca continuamente tematiche legate all'abbattimento delle norme sulla sessualità e sul ruolo di genere. Il racconto Solitudine tratta di una ragazza, più coraggiosa del fratello maggiore, che si incammina in un mondo dominato da donne forti, territoriali. In Paradisi perduti, i passeggeri di una nave spaziale sono messi in salvo da una viaggiatrice interstellare, un ruolo tipicamente riservato agli uomini. Sono le basi dei molti testi distopici degli ultimi dieci anni.
Comincio da Vox, un romanzo scritto da Christina Dalcher, uscito in Italia nel 2018 dalla Editrice Nord, con la traduzione di Barbara Ronca. La storia si svolge in un'America diversa da quella comunemente conosciuta, in un'epoca non precisata. C'è evidente l'eco dei Racconti dell'ancella della Atwood.
La protagonista, Jean McClellan, una neurolinguista che svolge la sua attività in ambienti medici, si ritrova improvvisamente in un nuovo mondo, terribile ed insopportabile. A ogni donna vengono negati quasi tutti i diritti: parlare, scrivere, imparare, leggere, lavorare, avere un conto in banca e tutto ciò che concerne la libertà e l'autonomia di una persona vengono proibiti. È tutto opera del Movimento per la Purezza, che una volta vinte le elezioni con questo programma aberrante, diffonde idee patriarcali e maschiliste. Compito delle donne è solo ed esclusivamente essere brave mogli e madri e per questo non c'è bisogno di una formazione o di una educazione. Così Jean McClellan, come la sua bambina di sei anni e come tutte le donne si ritrova a non poter dire più di cento parole al giorno, un numero esatto controllato da un braccialetto magnetico attaccato al polso. La "tradizionale" loquacità delle donne viene rovesciata.
In Ragazze elettriche di Naomi Alderman, uscito nel 2016 in America e poi pubblicato in Italia per Nottetempo, la scrittrice immagina un mondo dominato dalle donne, che, da un giorno all'altro, scoprono dentro di loro un potere segreto, latente, una mutazione imprevista: una massa, stretta alla clavicola, da cui si origina un potere formidabile, la forza di generare energia elettrica dal palmo delle mani. Un potere particolarmente evidente nelle adolescenti, ma che può anche essere recuperato nelle donne adulte, grazie ad altre donne che possiedano l'elettricità. Un potere, che, in pochissimo tempo, muta per sempre la società mondiale. Il romanzo si sofferma su differenti aspetti, arricchendo la trama di molteplici spunti di riflessione, punti di vista e tematiche, in una storia complessa e coinvolgente.
Il romanzo è, prima di tutto, una straordinaria riflessione sul potere. Perché le persone ne abusano? Perché possono, è la semplice, disarmante e devastante risposta. Non diversa da quella di William Holding nel Signore delle Mosche. E quindi anche le donne si lasciano corrompere, diventando crudeli e brutali, rovesciando l'idea di una naturale tendenza femminile ad essere materne e accudenti. Violenza, disumanità, ambizione smisurata, esercizio senza limiti del potere e, insieme, la sensazione di pericolo costante per i maschi, sono, rovesciati, davvero simili alla realtà che conosciamo.
Ne Le impure di Kim Ligget, edito da Mondadori nel 2022, tutte le donne e ragazze sanno che allo scoccare dei sedici anni le aspetta qualcosa che cambierà le loro vite, per sempre. Nella Garner County, infatti, tutte le ragazze vengono allontanate dalla comunità e costrette a vivere nella foresta per un anno. Perché? Per svuotare la loro magia selvaggia nella natura incontaminata e tornare purificate in società, finalmente adatte per il matrimonio che le attende, così come stabilito nelle leggi di quella civiltà. Ancora un romanzo sull’ennesima società che teme il potere della femminilità, relegandolo ai margini perché pericoloso per l'ordine sociale maschile. Ma con una forza di solidarietà nuova, una sorellanza che farà mettere in dubbio tutto il sistema.
La distopia e l'ucronia stanno sempre più diventando luoghi dove dirimere la "guerra dei sessi". Dalle riflessioni sul potere e sulla politica, come in Minority report, come in The Man in the high castle, o come in Fahrenheit 451, oggi la discussioni vertono soprattutto sul ruolo sociale e sessuale delle donne. E conseguentemente degli uomini e della civiltà tutta.
Ulteriori suggerimenti
La sorellanza di Christina Dalcher, Nord, 2022
Klara e il sole di Kazuo Ishiguro, Einaudi, 2021
2084. La dittatura delle donne di Gianni Clerici, Baldini Castoldi, 2020
I testamenti di Margaret Atwood, Ponte alle Grazie, 2019
Di ferro e d'acciaio di Laura Pariani, NNE, 2018
Miden di Veronica Raimo, Mondadori, 2018
L'isola dei senza memoria di Yoko Ogawa, Il Saggiatore, 2018
Gli scaduti di Lidia Ravera, Bompiani, 2015
La ragazza meccanica di Paolo Bacigalupi, Multiplayer.it, 2014
Hunger games di Suzanne Collins, Mondadori, 2009
Bibliografia
https://www.lasvolta.it/7151/3-libri-sulle-distopie-femminili
http://www.next-station.org/fe-art-d.php?_i=259
https://www.meltemieditore.it/catalogo/distopia-femminista/
Cosmopolis. Corpo, diritti riproduttivi e rapporti di genere nelle distopie delle donne del terzo millennio. RAFFAELLA BACCOLINI. Articolo pubblicato nella sezione La distopia nel Terzo millennio
https://www.sangiorgio.comune.pistoia.it/distopia-al-femminile
Vox, Christina Dalcher, Nord, 416 p., 18€
Le impure, Kim Ligget, Mondadori, 312 p, 19,90€
Ragazze elettriche, Naomi Alderman, Nottetempo, 446 p., 19€
Molto interessante, grazie
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