Echi di Fedro - Seconda fase - 02 - Gianpaolo G. Mastropasqua e Antonio Nazzaro
Foto di pubblico dominio di Patrick Tomasso trovata sul sito Unsplash |
Da un’idea di Sergio Daniele Donati, accolta da tutta la redazione, è nato circa un anno fa il progetto Echi di Fedro. I lettori affezionati del blog sanno quale importanza abbiano in questo spazio temi quali: l’Altro, l’ascolto e lo scambio di pensiero e la natura sempre dialogica della scrittura poetica. Ascolto e scambio, poi, sono elementi fondamentali per la creazione di un dialogo, in particolare di un dialogo poetico in cui diverse voci prendono vita con fertili risultati.
Si è deciso di quando creare un vero e proprio spazio laboratoriale e sperimentale di dialogo dal titolo “Echi di Fedro”.
Inizialmente ogni redattrice/redattore ha proposto all’intera redazione di produrre un dialogo con un poeta scelto dal proponente ma approvato dall’intera redazione.
In seguito, in una prima fase, ogni redattrice/redattore ha contattato la voce poetica del panorama contemporaneo perché interagisse in dialogo poetico con lei/lui.
Questi primi laboratori poetici hanno dato vita a testi assolutamente inediti che potete trovare qui.
Questo è stato solo l’inizio di ciò che andremo a presentare. Terminata questa fase, infatti, la seconda parte del progetto è stata per la redazione quella di immaginare coppie (binomi) di voci poetiche che forse mai avrebbero pensato di dialogare se non stimolate dalla redazione di Le Parole di Fedro.
Questi Autori hanno accolto col sorriso la proposta e pensiamo che i risultati, che qui oggi vi presentiamo, siano andati oltre le nostre più rosee aspettative.
Sono stati esplorati dialetti, metrica, retorica e quell'orizzonte che si apre al senso nell’attimo in cui il poeta si pone in ascolto di qualcosa di diverso da ciò che è abituato a esplorare in solitaria.
La curatela della redazione tutta ha reso Echi di Fedro un laboratorio della parola che ci auguriamo possa in futuro arricchirsi di altre numerose voci poetiche del panorama contemporaneo e altre proposte saranno fatte in seguito.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno accettato di prendere parte a questo progetto, per essersi fidati e affidati, accettando di mettersi in gioco, studiare, modularsi su una voce altra scelta per loro da terzi.
Al termine di questa esperienza possiamo sicuramente affermare che essa ha rappresentato un momento di scambio autentico per tutte/tutti noi.
La Redazione de Le parole di Fedro
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IL DIALOGO
Satira
Giovane capelli vivi di quercia
folgorato da notti uguali vaghi
negli orli per onde di osmunde
come amore minerale giaci
e scambi il volto con le civette
nel dolo del tuo tempo dorico
lontano dai lunedì mortali
a ricordare ragazze sfuocate
e folli lacrime di amplessi.
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
Arcipelago corporale
Giovane capelli vivi di quercia
folgorato da notti uguali vaghi
negli orli per onde di osmunde
come amore minerale giaci
e scambi il volto con le civette
nel dolo del tuo tempo dorico
lontano dai lunedì mortali
a ricordare ragazze sfuocate
e folli lacrime di amplessi.
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
Qui si piegano le palme
e non è domenica
abbiamo canti pagani
bellezze sinuose dalla pelle morena
qui la Grecia sono pietre diroccate
davanti a questo mare
a portare conchiglie di Nigeria
e non abbiamo paura dell’amore
ma orge di sorrisi a godere
qui abbiamo una bussola che non segna l’occidente.
(Antonio Nazzaro)
Arcipelago corporale
Dove palme si piegano in amore
cortecce di corpi bronzati o canti
risalgono le onde più sonore
e i corpi caldi si fanno risacca:
bocche, bacche, baccanali bagnati.
Lì perdi la bussola e vinci il vero
Sorrisi sensuali mobili sabbie
natura bianca che spalanca e inghiotte
l’occidente del passato, il passante
remoto splende nel sole, si isola,
naufraga fradicio sorge in sorgente.
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
La pillola azzurra
Progetti un amore da salotto
da servire agli ospiti e ai credenti:
un Dante, un Tchaikovsky casalingo,
un rosario, un elisir di lunga vita
o un gingillo, un ninnolo sociale.
Ora hai un amore da circo, la tenda,
un sipario di spettacoli shakespeariani:
il lanciatore di coltelli, un pagliaccio,
l’equilibrista dei lampadari,
la drag queen, il domatore
di ionico ioni. Buona serata, Orfeo!
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
Visione reale
Non la morte compressa della realtà
l’aria di una pistola alla tempia
puntata dalle otto alle diciotto,
ma il reale compresso, il nudo attinto,
il vento che dardeggia e trapassa
i pazzi, i campi della ragione pura
la visione che rari oltrevedono
al buio, l’amore della bottiglia,
il labbro che contiene il mondo, l’alba
diplomatica degli angeli, il fosco
spirito dell’antimateria, il come il quando
e il quantico di ogni celeste oblio.
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
cortecce di corpi bronzati o canti
risalgono le onde più sonore
e i corpi caldi si fanno risacca:
bocche, bacche, baccanali bagnati.
Lì perdi la bussola e vinci il vero
Sorrisi sensuali mobili sabbie
natura bianca che spalanca e inghiotte
l’occidente del passato, il passante
remoto splende nel sole, si isola,
naufraga fradicio sorge in sorgente.
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
Oh marinero d’acqua dolce
che da un ago ti fai guidare
qui è l’odore del sudore
a chiamare col suo mescolarsi il salmastro
le sabbie mobili sono un pensiero
d’occidente una paura d’amare
la tenerezza avvolge l’aria
ingenuità eletta del naufragio
non abbiamo vittorie da vivere
ma dolci fallimenti d’onda
(Antonio Nazzaro)
Progetti un amore da salotto
da servire agli ospiti e ai credenti:
un Dante, un Tchaikovsky casalingo,
un rosario, un elisir di lunga vita
o un gingillo, un ninnolo sociale.
Ora hai un amore da circo, la tenda,
un sipario di spettacoli shakespeariani:
il lanciatore di coltelli, un pagliaccio,
l’equilibrista dei lampadari,
la drag queen, il domatore
di ionico ioni. Buona serata, Orfeo!
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
Non tengo la pastiglia
che nuove erezioni
possa aprirti
né amori da avanspettacolo
ma una bottiglia di tequila
per questa vita ammalata
di spiegazioni e visioni
solo questo posso dirti
bevi un tequilito
non dà soluzioni
ma un sano oblio
della ragione
(Antonio Nazzaro)
Visione reale
Non la morte compressa della realtà
l’aria di una pistola alla tempia
puntata dalle otto alle diciotto,
ma il reale compresso, il nudo attinto,
il vento che dardeggia e trapassa
i pazzi, i campi della ragione pura
la visione che rari oltrevedono
al buio, l’amore della bottiglia,
il labbro che contiene il mondo, l’alba
diplomatica degli angeli, il fosco
spirito dell’antimateria, il come il quando
e il quantico di ogni celeste oblio.
(Gianpaolo G. Mastropasqua)
Non ho visione
né idioma
una parlata chilanga, de pana, de too lo lao
l’aria è un colpo di calore
open 24 hours
el viento una esperanza
di locos appoggiati alla soglia
gli angeli neri bevono
acqua benedetta dagli dèi
delle labbra notturne
il quantico è arenato
nell’Orinolo di Maqroll
abbiamo tempo senza fretta
(Antonio Nazzaro)
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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Gianpaolo G. Mastropasqua (Bari, 1979). Medico psichiatra, Maestro di musica, performer. Ultimi libri pubblicati: Viaggio salvatico (Ed. Fallone, 2018, Premio Nabokov) Ologramma in La minore – Accordatura orchestrale 432 Hz (Ed. Caosfera, 2019, Premio Speciale del Presidente delle Giurie Bologna in Lettere), In Silenzio maggiore – poesiaconcerto (1999-2005) e Danze d'amore e Duende (Ed. Puntoacapo, versione italiana completa, 2023). Presente in antologie italiane ed estere, nell’Atlante della Poesia Contemporanea “Ossigeno nascente” dell’Università di Bologna, in VIP (Voice of Italian Poets) dell’Università di Torino. Ha ideato e co-diretto il Grand Tour Poetico. È uno dei 7 poeti del film di “Il futuro in una poesia”. Tradotto in spagnolo, rumeno, tedesco, inglese, greco, turco e cinese. Recenti riconoscimenti internazionali Premio D’Eccellenza alla Cultura “Citta del Galateo” in Roma, il “The Light of Galata” dell’Istanbul Arts Culture and Tourism e il Naji Naaman Literary Prize per la Creatività. Inserito Nell’Annuario Internazionale Artisti Mondadori ’22.
Antonio Nazzaro (Torino, Italia, 1963). Giornalista, poeta, traduttore, video artista e mediatore culturale. Fondatore e coordinatore del Centro Cultural Tina Modotti. È direttore di diverse collezioni di poesia italiana e latinoamericana per differenti case editrici. Ha pubblicato le sillogi: Amore migrante e l’ultima sigaretta (RiL Editores, Chile; Arcoiris, Italia, 2018), Corpi Fumanti (Uniediciones, Bogotá, 2019) e Diario amoroso senza date, Fotoromanzo poetico (Edizioni Carpa Koi, Italia, 2021), La dittatura dell’amore (Edizioni Delta 3, collezione Aeclanum, Italia, 2022). Un libro di racconti brevi: Odore a (Edizioni Arcoiris, Italia, 2014) e il libro di cronaca e poesia: Appunti dal Venezuela, 2017, Vivere nelle proteste (Edizioni Arcoiris, Italia, 2017). Suoi testi sono stati pubblicati in differenti lingue su riviste e antologie nazionali e internazionali.
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