In ricordo del Mestro


Mi pareva allora
che il mondo avesse 
riflessi infiniti
sulle mie retine
e che potessi adagiarmi
finalmente sull'immagine 
di un'infanzia mai vissuta.

Mi dicesti preoccupato
di aprire gli occhi, Maestro.

Un abisso senza fondo,
una scala di legno,
dai pioli insicuri,
e tu
che mi tendevi la mano.

_______
Testo inedito (2024) di
Sergio Daniele Donati 
stampa la pagina

Commenti