Lettera aperta a Laura D'Angelo - non nota di lettura su "Cuore Puro" (Interno Libri, ed., 2024) di Sergio Daniele Donati

 


Ci ho messo tanto, forse troppo, prima di riuscire a scrivere sulla raccolta "Cuore Puro" (Interno Libri, ed., 2024) di Laura D'Angelo, e di sicuro per questo ritardo me ne vorrà l'autrice.
Ma c'è un motivo profondo se ho coniugato ulteriore lentezza e rielaborazione interiore ai miei soliti ritmi pachidermici, in questo caso. 
Perché quest'opera sfugge ad ogni definizione di genere cui siamo soliti appoggiare gli incipit delle nostre note.
È per ammissione della stessa poeta raccolta di prose poetiche ma in essa troviamo anche delle vere e proprie poesie, è descrittiva, ma allo stesso tempo rielaborativa del più antico ed esplorato dei sentimenti: l'amore, le ci diverse declinazioni la poeta qui ci propone con chirurgica abilità.
E allora questa mia non poteva prendere una forma usuale di nota di lettura perché nel leggere l'opera ho provato un piacevole spaesamento, quasi fossi condotto come un bimbo al parco giochi, per mano da una mano adulta ed amorevole. 

"(...) Al sole  sbiadito di un'estate svanita, mi sento come una bambina smarrita all'ingresso di scuola, in una stagione di sonni lunghi e sogni lontani, in cui basterebbe forse solo aspettare, stringerti la mano e, al suono di una nuova campanella continuare".

Così l'autrice, e così io mentre la leggevo, pronto a dirmi smarrito come un bambino di fronte a un percorso dal quale non si vuole sfuggire ma nel quale, al contrario, ci si vuole immergere.
Commovente a tratti questa scrittura, nelle sue elencazioni strette, inequivocabili, nel suo richiamare la virgola al suo valore primario divisorio, sì, ma anche di una sottolineatura che, per paradosso, richiama le similitudine. 

"(...)C'erano baci per tutti i sapori, i baci di miele, di fragola, di sale, di mare, i baci di cioccolato, e quelli di vaniglia e lampone, i baci di meringa, e quelli di soffici come le nuvole quando diventano parole, come lo zucchero, quando diventa vapore. (...)".

Di-versi baci, lo vedete, portano il lettore all'archetipo del bacio che tutti quegli odori, quei sapori, quelle forme e quelle sensazioni ingloba. 
La differenza che crea unità è una delle cifre stilistiche di questa opera, che tanto mi ha avvinto e commosso, da portarmi ad un silenzio di mesi, essendo ogni parola inadeguata - e forse lo sono anche queste - a descrivere il senso profondo di un viaggio nella parola che è contorno alla  parola regina (AMORE) della poesia.
Vi lascio con una poesia a mio avviso centrale di questa opera e mi rimetto alla sua lettura (e sarà la quarta) perché è talmente tanto ciò che vorrei dire su questa scrittura che è bene che ci sia un sentore di silenzio di rispetto che questa raccolta merita. 

Amarti

Una rivoluzione
amare fortemente
amare tanto, te, in silenzio.


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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE

Laura D’Angelo è critico letterario, narratrice e poetessa. Ha pubblicato “Cuore puro” (Interno Libri, 2024), “Poesia dell’assenza” (Il Convivio, 2023), “Sua maestà di un amore” (Scatole Parlanti, 2021). Dottore di ricerca in Studi umanistici e filologa classica, si dedica alla scrittura scientifica su riviste accademiche di poesia e di letteratura, tra cui «Gradiva- International Journal of Italian Poetry», ed. Olschki, Firenze; «Letteratura e dialetti», «Studi medievali e moderni». Scrive inoltre sulle riviste online Insula europea, Versolibero, Verbumpress, Radici Digitali.eu., Sinestesieonline. Suoi scritti sono stati pubblicati su «La Repubblica» (La bottega della Poesia- Bari), su litblog e siti di poesia e letteratura online come Il blog di Interno Poesia, Centro cultural Tina Modotti, Pelagos Letteratura, Le parole di Fedro, Il giardino dei poeti, La rosa in più, e recensiti tra le altre sulle pagine de "La Lettura" de "Il Corriere della sera" e "Avvenire". Suoi testi critici sono citati in documentari come "Giappone- Abruzzo: le connessioni nascoste" (Monti, Ambrosini, s.r.l., 2024) disponibile a breve su Amazon Prime Video, in atti di convegni e volumi collettanei come: Dante o dell’umana fragilità, in «Sinestesieonline», a. X, n. 32, 2020; L’Isottèo di Gabriele D’Annunzio e la poetica della modernità, in "Un’operosa stagione. Studi offerti a Gianni Oliva", Carabba, Lanciano, 2018; Gabriele D’Annunzio e le case della memoria, in "Memories &Reminiscences; Ricordi, lettere, diari e memorialistica dai Rossetti al Decadentismo europeo", Atti del Convegno Internazionale di Studi, Chieti-Vasto, 20-21 novembre, 2019, in «Studi medievali e moderni», a. XXIV – n. 1/2020; Music and Soul: Gabriele D’Annunzio and his Abruzzo Homeland, in "Bridges Across Cultures, Proceedings", Vasto, 2017; Dante tra web e social network, in «Studi medievali e moderni», a. XXV – n. 1-2/2021; La “Prima antologia di poeti dialettali molisani” di Emilio Ambrogio Paterno, in «Letteratura e dialetti», vol. 16, 2023; Da “Cuore” a “L’appello” per una scuola dell’inclusione, in «Nuova Secondaria Ricerca», n.8, aprile 2023. Attualmente si sta dedicando alla scrittura narrativa per bambini e ragazzi e allo studio della letteratura e della poesia contemporanee.





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