Corrispondenze (due poete allo specchio) - di Irene Sabetta e Maria Benedetta Cerro




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La finestra di Sandro
di Irene Sabetta

In-finite quattro volte
mai estirpate
le erbacce invadono la stanza
da piccola cantavo filastrocche
alla finestra
mia nonna
giocava all’uncinetto
la distilleria
distillava goccia a goccia
il fluido trascorrere
dell’infanzia
di-stilla e canta
di-stilla e piangi
di-stilla e cresci
di-stilla e cuci
una tenda nuova di zecca
una tenda fatta di stracci
la matassa in gomitolo
dipana
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La trifora di casa
di Maria Benedetta Cerro

Quattro volte bendata
       non vuole accecarsi.
Trifora rovente
    tre arsi occhi all’indietro rivolti.
La grata alta dell’infanzia
       quattro figli in un letto
       quattro alterne malattie.
Due madri.
L’una dalla foto
    tirava i corti lenzuoli
l’altra lavava e cantava
        cantava e lavava
        cantava e Impazziva.
La pialla lisciava le vene
dell’abete
del rovere
del mogano
del pioppo.
La grand-mère dondolava e imitava la morte.
  Noi la vita.
Con l’arco / la lotta / le biglie
    corda / bambole e pistole.
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Alternanze - Teng Boche
di Irene Sabetta

ho salvato questa sfera dall’incendio
la notte che ho sognato di partire

con il peso di vetro sulle spalle
è stato un lungo cammino

sul monte la visita
un filo rosso ci lega
e ciò che pesa
diventa etereo
nell’aria sottile di Teng Boche

dove i monaci pregano e bevono
un’unica chiave apre tutte le porte
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In dialogo Irene Sabetta
di Maria Benedetta Cerro

ho salvato questa sfera dall’incendio
la notte che ho sognato di partire
             Ho sognato ogni notte un bambino diverso.
             Ogni notte rappresento la vita
             per chi non sogna di partire.
con il peso di vetro sulle spalle
è stato un lungo cammino
             come scavare tracce illuminate
             per chi vi andrà senza voltarsi
sul monte la visita:
un filo rosso ci lega
e ciò che pesa
diventa etereo
nell’aria sottile di Teng Broche
             Un filo rosso e nessuna altezza
             da scalare. Solo impedire all’altro
                                                    di precipitare.
dove i monaci pregano e bevono
un’unica chiave apre tutte le porte
             Non ci sono chiavi / né porte
             nel tempio delle parole.
             Un fuoco al centro / e un vento
                                 che lontano le porta.

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NOTE BIO-BIBLIOGRAFICHE

Irene Sabetta vive ad Alatri, dove insegna lingua e letteratura inglese al liceo.
Ha pubblicato i volumi di poesia Inconcludendo (EscaMontage 2018), Il mondo visto da vicino (Il Convivio Editore 2020), Nella cenere dei giochi (La Vita Felice 2022) e Errore cronologico (Il Convivio Editore 2023). Nel 2024 ha curato l’antologia Distanze verticali, escursioni poetiche sulla montagna per l’editore Macabor e ha tradotto in inglese la silloge Ex voto (Eretica edizioni) di Francisco Soriano. Ha contribuito con alcuni testi poetici al quaderno d’artista Blau dell’acquarellista catalana Marga Miret ed è presente nell’Almanacco di poesia italiana al femminile “Secolo Donna 2023”, Macabor. Nel 2021 è stata finalista al premio “Arcipelago Itaca” e ha ottenuto il secondo posto al premio “Antica Pyrgos”. Nel 2022 suoi testi inediti sono stati finalisti al “Lorenzo Montano” di Verona e al premio “I Murazzi” di Torino. Nel 2023 è risultata vincitrice, nella sezione “silloge inedita”, al concorso “Carlo Bo – Giovanni Descalzo” di Sestri Levante ed è risultata terza al premio “Carrera”. Dal 2019 collabora con la rivista “Formafluens – International Literary Magazine”.
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Maria Benedetta Cerro è nata a Pontecorvo nel 1951 e risiede a Castrocielo (FR) . Inizia il suo ormai lungo itinerario creativo nel 1982 con la raccolta “Ipotesi di vita”, vincitrice del Premio Carducci e ospitata da Spagnoletti nella collana “I Testi” di Lacaita. Numerosi i testi poetici pubblicati nei quarant’anni che seguono, molti dei quali vincitori di premi pubblicazione. Si riportano tra gli ultimi “La congiura degli opposti” (LietoColle 2012); “Lo sguardo inverso” (LietoColle 2018), “La soglia e l’incontro” (Ed. Eva 2018); “Prove per atto unico” (Macabor 2023), Premio pubblicazione “Vincenzo Pistocchi”. La sua poesia, accolta con favore sin dagli esordi da autorevoli voci del secondo novecento, ha consolidato nel tempo consenso di critica e di pubblico. Tra i molti riconoscimenti, le sono stati dedicati, importanti contributi monografici: LETTERA IN VERSI n° 69, a cura di Rosa Elisa Giangoia, Newsletter di Poesia di Bomba Carta, marzo 2019 e la parte monografica del Volume Sesto de I POETI DEL CENTRO ITALIA, cura di Bonifacio Vincenzi, edito da Macabor.
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