"Poesia per l'autonomia di pensiero della donna" - nota di lettura di Annamaria Ferramosca sulla raccolta "Errata Complice" (PeQuod 2024) di Stefania Giammillaro
“Tragica e liberatoria” sono gli
aggettivi con cui mi sento di definire questa nuova poesia di
Stefania Giammillaro; una scrittura poetica drammatica e
profondamente etica nel suo messaggio, con cui l'autrice cerca di
ricomporre la ferita inferta da un rapporto “errato” con l'uomo,
facendo colare sulle pagine versi di sapore classico che evocano, a
tratti, i toni della tragedia greca. E però il lessico del dramma
sapientemente si mescola con quello di una cifra personale
dall'andamento intessuto di astrattezza, ma pure colmo di senso.
I testi rivelano che l'errore
commesso nell'alterato rapporto amoroso è ascrivibile ad entrambi i
soggetti coinvolti ma, come sempre accade, è la donna che ne sa
uscire vincente, per la sua capacità di rivedere l'instabilità dei
propri moti interiori, riconoscendo la propria responsabilità di
“errata complice” e di aprirsi ad un nuovo e più lucido percorso
di libertà.
Un achtung poetico dunque, che la
poeta lancia all'universo femminile, perchè vi sia sempre vigilanza
sulle proprie fragilità, si eviti la tolleranza verso chi non
riconosce il versante falso dell'amore, quello che non rispetta la
propria compagna, anzi attenta alla sua integrità psicologica.
Un libro- testimone dunque, altro
tassello che si aggiunge al percorso ancora accidentato verso la
conquista dell'autonomia femminile e l'esigenza insopprimibile di
rispetto, che non può non esprimersi, oltre che nel sociale e
politico, anche in poesia, sulla scia di autrici come le
contemporanee Cruz Lezcano, Calandrone, Agustoni, oltre le già note
Kahlo, Weil, Plath, Sexton.
(Annamaria Ferramosca)
Madre delle caverne
aiuta questo corpo esanime
sul cui ventre lui si poggiò dormiente
e mai più vita nacque
Madre dei miraggi e delle spezie
ascolta l’urlo di dolore
che tutto spegne
come colpo di pistola
mancato alla morte
Madri, accogliete i grumi di sangue
strappati dal dente
e bagnate le ultime lacrime
al sospiro taciuto
Croce e Delizia
di chi non si pente.
aiuta questo corpo esanime
sul cui ventre lui si poggiò dormiente
e mai più vita nacque
Madre dei miraggi e delle spezie
ascolta l’urlo di dolore
che tutto spegne
come colpo di pistola
mancato alla morte
Madri, accogliete i grumi di sangue
strappati dal dente
e bagnate le ultime lacrime
al sospiro taciuto
Croce e Delizia
di chi non si pente.
Annamaria Ferramosca |
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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Stefania
Giammillaro (Messina, 1987). Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto
Processuale Civile (UniPi). Ha pubblicato: Metamorfosi
dei Silenzi,
Edas, 2017, L’Ottava
Nota – Sinfonie
Poetiche,
Ensemble, 2021 ed Errata
Complice,
PeQuod, 2024. Performer poetico–teatrale, cura gli eventi letterari
presso il Caffè Letterario Volta
Pagina
di Pisa e la Libreria Civico
14
di Marina di Pisa, presso quest’ultima organizza la Rassegna
Poetica Un
(A)Mare di Versi Dialoghi D’Autore.
Fa parte della redazione de Lit-blog “Le
Finestre de L’Irregolare”
e del giornale online Emme24.it.
Suoi inediti sono stati pubblicati su La
Repubblica,
nella rubrica La
Bottega della Poesia,
(Bari, Napoli e Torino) e sui Blog: Inverso–Giornale
di Poesia,
LaRosainPiù,
VersoLibero,
LeParolediFedro,
PoetiOggi,
FaraPoesia,
VersanteRipido,
Centro Cultural Tina Modotti.
Un suo inedito in vernacolo siciliano Riccillu
ò mari
è presente sull’ultimo numero di Bubble’s
Italia Magazine,
eletta tra le riviste più belle del mondo, nella rubrica “La
terra della Poesia”,
curata da David La Mantia. Fa parte di diverse Antologie delle quali
si ricorda Riflessi-Rassegna
Critica alla Poesia Contemporanea,
Edizioni
Progetto Cultura
2023, e Dark
way of Sicily – Voci Black,
ilglomerulodisale
2024.
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