Avrei voluto dirti
Scrittura delicata,
scrittura dedicata.
Ora che,
dopo lungo tempo,
posso dirlo
con il massimo rispetto
dei binari
da cui ho deragliato,
della ruggine
che ho lasciato per terra,
della fatica
del primo nuovo passo
e della gioia
delle mie piccole vette.
Ma la tua parola
soverchiava sempre
la mia balbuzie,
né mi prestavi ascolto,
lo sguardo perso
nelle nebbie
di un tuo futuro
ancora più brumoso
del mio passato.
Ci ha unito
e poi separato
un doppio gioco
al reciproco disfacimento
in cui io e te
mai ci siamo conosciuti.
E non c'è nulla di peggio
che fingere l'amore
per non dirsi
incapaci d'amare.
______
Foto e testo
— inedito 2024 —
di Sergio Daniele Donati
Quanta bellezza e triste verità in questi versi
RispondiEliminaGrazie dal profondo
EliminaMagnifica e terribile. Non vorrei essere la persona a cui è dedicata. Deve essere difficile sentirsi dire certe cose, anche se in poesia.
RispondiEliminaGrazie davvero. C'è molto di vero in ciò che dice, eppure per me scriverla è stato un atto di rispetto consapevole.
Elimina