Just for fun
Troppe ce ne ne sono volute
di volute di fumo
attorno alla mia testa,
di fragile cartapesta,
per dar segno ch'io non posso
farne senza:
sono schiavo dell'evanescenza.
Senza conoscenza
nè coscienza io mi beo
di un'arguta ignoranza,
né ho colpa se di parole
e lemmi e radici e lettere
faccio parte della prole.
Con lo sguardo fisso e stretto
d'un contadino guardo l'orizzonte
dell'altrui dire, come un cretino,
e non mi sento mai degno
se non di lasciarvi in pegno
una saggezza – non mia –
che mi attraversa.
Fatene l'uso che vi pare
io svanisco e di silenzio
mi vado a ubriacare.
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Testo – inedito 2024 –
di sergio Daniele Donati
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