"Quanti cuori ha un perimetro?" - a proposito della raccolta "Il perimetro del cuore" (PortoSeguro Editore, 2024) di Giuseppe Nisi - nota di lettura di Anna Rita Merico

 

Piazze salentine: piazza Umberto I, Poggiardo (Lecce) - dal web
di Anna Rita Merico

Giuseppe Nisi, con questa sua ultima silloge1, apre ad un sentire esistenziale in cui attraversa tanti svariati sentieri che si articolano intorno al cuore ossia, intorno a dimensioni di vita in cui qualcosa avviene grazie alla capacità di porsi in ascolto di un ritmo vitale.
 
L’unico rammarico
E’ che mi sei rimasta chiusa
In un ricordo.2
 
Questo versificare si apre con uno sguardo attento sulla memoria. In più componimenti di Nisi la memoria costituisce traino di narrazione. Non è mai memoria dolente, è memoria che costrisce leggeri ponti tra ciò che non è più e il presente. La memoria intorno cui Nisi si sofferma è un filo a cui spesso tornare per elaborare uno sguardo sornione e conscio di cambiamenti di vita avvenuti tanto in fretta. E’ sguardo che accoglie storia di vita e storia di territorio, radici comuni ed intima elaborazione di identità. Per l’Autore il dato dell’aver lasciato luogo di nascita e di esperienze giovanili ed aver impostato altrove la propria vita, costituisce dato che interroga e torna. Dato attraverso cui domandare di sé a sé e di sé in un preciso contesto: il luogo-terra d’origine.
Il luogo lasciato è il Salento. Un Salento che, come l’intero Meridione, ha vissuto l’urto di falcate che ne hanno modificato, in pochi decenni, storia, abitudini, paesaggi, antropologie. Nella silloge è perimetro ciò che contiene il flusso di pensieri, è perimetro ciò che delimita assenze e perdite che vanno riparate, è perimetro ogni lenimento a ciò che svanisce portandosi dietro desideri e pienezze.
 
Scrivo tutto ciò che vivo
Come fosse la prima volta
E vivo tutto ciò che scrivo
Come fosse l’ultima.
 
Nel gioco dell’apparire e dello scomparire si afferma ciò che manca e ciò che ha definito tempo di vita. Nel tempo di vita la poesia, per Nisi, si colloca come stanza in cui dire l’amore quale forma di necessità dell’essere, l’amore compare non solo come sentimento ma, anche, come metronomo che scandisce lo sguardo sull’altro, sul mondo, su ogni possibilità di incontro
 
Parole scritte e messe insieme
Poi fatte tutte a pezzi
Macinate come neve
Da impastare con le lacrime
Dello sguardo che le vede
Ecco questo è la Poesia
E’ malta per le crepe.3

Molti i testi in cui l’Autore si interroga sulla necessità dello scrivere versi. Ad ogni domanda compare sempre una dimensione fisica dello scrivere. Rubati all’attività lavorativa, Nisi tratteggia il proprio universo linguistico con termini che rimandano alla relazione corpo-esistenza. Nel suo Perimetro del cuore compaiono suture, anestesie, battiti, fratture, palpitare di vene, incisioni…un intero paesaggio fisico che ruota intorno e dentro alle domande su cosa sia scrittura ed esistenza. Paesaggio rubato al mestiere dello stare affianco ai bisogni del corpo per elaborare un simbolico capace di narrare pieghe di vita: Nisi sa che il corpo è intimamente interrelato ai palpiti della vita cosmica, che il corpo non è solo entità individuale ma connessione al tutto e cella di sacralità.

Tempo. Il mio nemico è il tempo./ E anche tu. So che ci sei:/ Ci sei eccome. Di là dal vetro fuori. Appoggiata alla colonna. Che aspetti./ E col ghigno sul volto sembri dire/ “Fossi in te mi sbrigherei…Tic, toc. Tic, toc.”/ Veloci! Bisturi. Sangue. Aspira. Coagulare. Toccami./ Odore di bruciato. Ancora sangue. Zero negativo./ Tre sacche./ Tita./ Cazzo./ Eccola!/ Fermo./ Divarica./ Altre garze./ Da legare./ Taglia./ Fatto./ Tempo?/ Tre ore./ Di già?/ Mal di schiena./ Mi sto facendo vecchio./ Fanculo./ Ma stanotte ho vinto io./ Stavolta tocca a te l’amaro in bocca./ Stanotte puoi andar via./ Follia./ A fare il chirurgo/ Ci vuole follia./ A tagliare gli altri/ a cercar d’aggiustarli/ e fregare la morte/ ci vuole follia./ Una vita per una vita./ E’ questo il patto./ Il prezzo è un po’ alto./ Per le vite degli altri/ rinunciare alla mia./4
 
L’amore a cui la silloge addita è energia d’unione che lega i viventi ma, anche, consente la mappa di attrazione al senso ed al significato dell’esistenza. E’ amore anche la fonte capace di generare poesia, ciò che -per l’Autore- genera salvezza, luogo in cui poter riconoscere l’altro da sé e, al contempo, il proprio bisogno di sentirsi all’interno dei processi evolutivi: la pratica dell’amore come unica moneta per dirsi e farsi umani.
Una lente ironica, un solido orientamento verso la potenza della vita e dei suoi valori stabili, la necessità di riconoscere valore alla materia, il sentirsi lontano da qualsiasi dimensione tossica della contemporaneità, sono tratti decisi che rivelano la profonda radice legata alla terra e ai luoghi da cui, Nisi, interiormente non si distacca. Nel Perimetro del cuore vi è tutta la fedeltà alle radici, ai luoghi incontaminati del cuore, quelli della memoria che convive con il presente incistando in esso lo spazio di una fonte attraverso cui affrontare l’oggi. Nel Perimetro del cuore, Nisi apre la propria valigia, quella che porta e porterebbe in qualsiasi destinazione l’esistenza lo chiami o dovesse chiamarlo: quell’alveo di immutabilità fatto di valori e di tensione etica capace di tessere il controcanto ad ogni perturbazione, ad ogni ombra, ad ogni caduta del vivere.
L’esistenza, nella poesia di Nisi, non è mai “idea” è, sempre, corpo a corpo con la realtà, è dimensione di scelta in assunzione di responsabilità, è sguardo positivo attraverso cui affrontare ogni evento testimoniando forza di appartenenza a sé. Eppure il mistero dell’amore è irrisolvibile e la domanda su di esso non è mai conclusa. E, così, l’amore -per Nisi- mostra anche il suo volto di resa alla vita, di accettazione degli eventi, di assunzione del rischio.
 
Ho tentato di risolverti/ Equazione dell’amore/ Ma sei zeppa di variabili/ Senza denominatore./ Sei l’ennesima potenza/ Dividendo e divisore/ Sei mutevole costante/ Ignoto moltiplicatore./ Sei ascissa ed ordinata/ coordinata cartesiana/ Sei ascissa ed ordinata/ coordinata cartesiana/ Sei discesa e sei salita/ Incomprensibile gaussiana./ sei cateto e ipotenusa/ il cerchio e la sua quadratura/ sei prigione vitruviana/ l’area della mia tortura./ E con te non val la regola/ di cambiar l’ordine al fattore/ sei risultato instabile/ improcrastinabile valore./ Per cui rinuncio a calcolare/ La circonferenza del tuo amore/ Che mi s’adatta, come l’acqua,/ al perimetro del cuore.5
 
Nella pubblicazione sono presenti le ironiche odi, un personale padrenostro, le prose poetiche e le canzoni smusicate, scritture in cui perno resta sempre la circumnavigazione di questo grande arcipelago che è l’amore e la sua densità, nello sguardo smagato di chi, come l’Autore, ne fa filosofia di vita. Sino a giungere a testi che si fermano tra le pagine come fossero pensieri fermati all’interno della quotidianità, pensieri che l’Autore non lascia svanire ma lega alla parola, alla loro dicibilità in poesia, in amore.
Così, ancora, in Ago e Filo6, pensiero denso per l’opera umanitaria di Gino Strada. Accorata pagina quella di Il mio era una mare bellissimo7 in cui l’utilizzo di termini dialettali arcaici taglia l’uso della lingua italiana riportandone radici salentine legate all’universo linguistico di matrice greca. Anche qui, la memoria custodita nell’amore fa da palpitante cornice al dramma della xylella che ha devastato i secolari ulivi del basso Salento e riaffiorano i canti alla stisa o a para uce (canti a voci singole o multiple che ritmavano il lavoro nella terra di rosse zolle), l’antera (la caposquadra che portava il tempo della raccolta delle olive), il nachiro (colui che guidava l’organizzazione del lavoro nei frantoi) tutta una terminologia che racchiudeva un’antropologia in cui il lavoro intorno all’olivo ed il rapporto uomo-ambiente costituiva un’antropologia dalle ferree e rispettose regole relazionali di antica origine.
Giuseppe Nisi con Il perimetro del cuore dona una silloge in cui si intrecciano le pulsazioni di un cuore grande, quello per la Vita.
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NOTE
1 Giuseppe Nisi, Il perimetro del cuore, PortoSeguro Editore, 2024
2 Serratura, ivi pg 20
3 Malta, ivi pg. 53
4 Chirurgia, ivi pg. 224
5 Il perimetro del cuore, ivi pg 150
6 cit. pg 251
7 cit. pg 255
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