Una poesia inedita di Sergio Carlacchiani - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

 

impregnato da questa sfera di Divino
essere tratto distintivo del procedere
così cerco il tronco dove innestare
l'inversione che ci faccia ripiombare
nell'essere delle cose e tralasciare
vano questo insignificante apparire
una cascata labirintica di domande
sul capo ora si sparge in mancanza
di dati l'interrogativo è decifrare
l'intricato più che leggere come
intercettare sacra l'accettazione
mediazione del mondo piangendo
soli nel tormento quaggiù gli occhi
pieni di polvere laviamo al mattino
ciechi restando verso spazi feriti
c'incamminiamo cercando quel
verziere chiamato paradiso che
infinitamente supera ogni ragione
niente sfavillerà di più guardando
nelle ultime notti alla nostra fine
che il silenzio la voce delineata
più potente dell'agognata pace 

La lettura del testo dello stesso poeta
 
Pare a chi ora vi scrive che questa poesia inedita di Sergio Carlacchiani, che ci onoriamo di poter pubblicare, si muova su un sentire/sentiero che lascia al lettore senzazioni e trascinamenti verso riflessioni profonde che riguardano sia il rapporto con la Trascedenza che il proprio "posizionamento", in quanto creatura, nel Mondo. 
Un ricerca, espressa anche nel testo, che fa parlare il poeta della necessità di uscire dal gioco/giogo bipolare tra essere ed apparire. 
E per farlo l'autore esprime una necessità di re-innesto, di ritorno in un certo senso, ad un asse verticale che, tuttavia, non comporta straniamento dal vivere. 
Domande labirintiche trovano risposta nella composizione in un atto corporeo, psicologico e spirituale allo stesso tempo: il pianto, luogo di incontro dei nostri più profondi formanti e aneliti.
Piangere significa "lasciare andare" per poter compredere, prendere in sè, forse prima di una razionale spiegazione dei nostri moti, dei nostri straniamenti e degli accadimenti del vivere. 
E la pace, che non può che essre agognata, in questa poesia null'altro è se non il frutto di un percorso che ci dice "uomini, niente più che uomini".
Non esiste un "troppo umano" da superare, al contrario il percorso proposto dal poeta ci esorta ad entrare sempre più a fondo nella nostra umanità, per trovare le risposte alle domande che, alle volte, fatichiamo persino a porre a noi stessi.
Una poesia, come si diceva sopra, che fa riflettere, certo, ma col corpo, non solo con una mera astrazione mentale.
Una poesia che, in un certo senso, "incarna l'uomo nel suo percorso", non costituito solo di parole maanche di una corporeità che non va negata, proprio perchè il corpo assieme alla voce, che qui certo non manca, come potrete percepire acoltando la lettura del testo dello stesso poeta, sono la fonte e lo strumento di ogni ascesa ed elevazione spirituale. 
 
Per la Redazione de Le parole di Fedro
il caporedattore - Sergio Daniele Donati
 
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NOTIZIE BIOBIBLIOGRAFICHE
 
Sergio Carlacchiani (alias: sergioelagravelcasocarlacchianipitti, Sergio Pitti, Karl Esse, sergio e Basta!, il Clamorosissimo, Lo Sciamano, Il Rabdomante, Il Pastore), nato a Macerata, vive a Civitanova Marche. 
Attore, regista, doppiatore, poeta, performer, pittore. Numerose le sue mostre personali e collettive di pittura, altrettante le performances, gli happening, i vernissages realizzati in Italia e all'estero. Le sue opere sono presenti e state esposte in tutto il mondo. 
Direttore artistico di varie rassegne teatrali si è occupato di poesia lineare, visiva, concreta, sonora, di mail art e performance art. Ha creato libri/oggetto e scritto diversi libri di poesia, da ricordare: 1980, Poesie - Collana Poeti D’oggi, Gabrieli Editore, Roma.1983 - Quadri di Parole, a cura dell’Associazione per le Ricerche sulla Scrittura, Grafiche Cardarelli & Casarola Editore, Monte San Giusto (MC), 1987 - Quadri di parole 2, Grafiche Cardarelli & Casarola Editore, Monte San Giusto (MC) ricordare tra gli altri un Libro/cartella a quattro mani con Alda Merini (definita la sua amicizia amorosa, vedi Corriere della Sera e "Una creatura fatta per la gioia", libro sempre scritto dalla poetessa Maria Grazia Calandrone), dedicato a Vanni Scheiwiller, pubblicato nel 2000 per conto del Comune di Morrovalle, in occasione di: Donne In/contro -Donna Modello, edito dalla Tipografia Fioroni di Casette d’Ete - Sant’Elpidio a Mare (FM), in 300 esemplari, numerati e firmati dai due autori, contenenti sei aforismi e tre poesie inedite, scritte dalla poetessa, più sei disegni realizzati a carboncino dall’artista marchigiano. 
Con la casa editrice RPlibri di San Giorgio del Sannio ( BN) Carlacchiani ha publicato negli ultimi anni, tre voluminosi libri di poesia: INDISCREZIONI DAL FORTILIZIO, giugno 2020, TESTAMENTO, giugno 2022 e DADAADALDA, gennaio 2024. 
Il poeta è anche attore ha studiato per tre anni presso il Minimo Teatro di Macerata, si è poi esibito nei teatri italiani in diversi recital da lui ideati.A Roma si è diplomato in tecnica del doppiaggio cinematografico. Ha conosciuto e collaborato fra gli altri con Alda Merini, Margherita Hack, Sergio Rubini, Fabrizio Bosso, Eugenio Finardi, Cesare Bocci, Enzo Jannacci, Lorenzo Di Bella... Ha ricevuto vari riconoscimenti, da ricordare il Premio CreativaMente 2009 assegnatagli dal Presidente della Provincia di Macerata, in occasione delle Celebrazioni Leopardiane, il 29 Giugno 2010, genetliaco del poeta recanatese, presso il Colle dell'Infinito, è stato chiamato e proporre un recital: “Chopin & Leopardi, il Poeta del pianoforte e il Poeta dei poeti” insieme al maestro Lorenzo Di Bella al pianoforte. A seguito dell'ampio consenso ricevuto la contessa Olimpia in rappresentanza di Casa Leopardi chiese all'attore d’interpretare, in sala d’incisione, una selezione dei famosi Canti. La Giacomo & Giacomo SRL nel 2011, infatti, edita il cd “O graziosa luna, io mi rammento...” e lo presentò nel Giugno 2012, insieme Al Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati presso il Colle dell’Infinito, con un recital proposto sempre dall’attore marchigiano. Il motivo di tale “azzardo”, se così si può definire, è ben descritto nella nota introduttiva al cd del Professor Lucio Felici: Carlacchiani è un artista versatile che da tempo si dedica alla lettura pubblica dei poeti. Nel cimentarsi con i Canti di Leopardi, egli ha lavorato tenacemente sui testi, schivando – come raramente accade – l’enfasi teatrale e calandosi, di volta in volta, nelle “situazioni” delle 18 poesie trascelte. Nel 2014 e 2022 l'attore è tornato al Colle dell’Infinito di Recanati per essere protagonista di “A voi gentili anime” e successivamente di "Il mio amatissimo Giacomo" nel 2014 insieme al Quartetto delle Marche e nel 2022, insieme al QuartEight Piano. Nel 2020, accompagnato dal musicista jazz, Dino Rubino ha presentato Giacomo Leopardi & Chet Baker a Civitanova Marche, nel 2021, nella stessa città ha aperto al pubblico con una performance la sua mostra antologica: "La sublime e bestiale febbre creativa" Opere pittoriche ed altro dal 1973 al 2021, corredata da un importante catalogo. Gli è stato conferito da parte della ‘Rivista letteraria bilingue (Italiano e Rumeno) Lido dell’anima - il Premio Internazionale Annuale: Penna d’oro 2021, per la sua opera poetica nel percorso dell’anno letterario 2021. Alcune sue poesie, raccolte e tradotte in inglese, in rumeno, spagnolo, portoghese, in antologie che sono state proposte anche all'estero, Spagna, Romania, Venezuela, Egitto. L'attore ha un canale su You Tube con 7000 iscritti e 3.500.000 di ascolti. 40.000 circa, le sue letture a voce alta, registrate dal vivo o in studio che danno voce a poeti, scrittori, filosofi, dall'origine dell'umanità ad oggi, di tutti i paesi del mondo.
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