Espulso dalla nenia
— fragile e perenne
argomentare sé stessi — venivo trascinato
verso altri spartiti, e canti
di piume di esistenza.
Non c'è sofferenza
nella penna che sa scrivere:
"io mi perdono"
anche se il suo inchiostro
ha il colore del sangue.
di piume di esistenza.
Non c'è sofferenza
nella penna che sa scrivere:
"io mi perdono"
anche se il suo inchiostro
ha il colore del sangue.
Testo - inedito 2024 -
di Sergio Daniele Donati
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