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Visualizzazione dei post da 2025

Il vento (הרוח)

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  Nel mio deserto il vento non è sempre caldo; così il ricordo che a volte taglia la pelle. Una spada di ghiaccio e pietra. במדבר שלי הרוח אינה תמיד חמה כך הזיכרון שפעמים קורע את העור להב  אבן וקרח Bamidbar sheli h arúach einá tamíd chamá; kach ha'zikarón s hepa'amím koréa et ha'ór lahav  even  vekérach. _____ Testo - inedito 4.1.25 - traduzione in ebraico e traslitterazione di Sergio Daniele Donati Immagini elaborate con IA

(Redazione) - Minus quam: a proposito della raccolta "Siamo rimasti senza maestri" (Eretica edizioni, 2024) di Elisa Malvoni - nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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Oggi vi vorrei parlare di una raccolta poetica che ho tenuto a lungo per me – spero che l'autrice non me ne voglia  –   prima di poterne scrivere su queste pagine. Come più volte qui detto e scritto, ciò avviene il più delle volte quando il mio astigmatico sguardo su una scrittura mi impone un contino questionamento e non trova parola adatta al commento, perchè quei tratti se, da un lato, mi colpiscono nell'immediato, dall'altro, mi impongono allo stesso tempo di ricercare nel profondo della mia scarsa consapevolezza le ragioni originarie di questo fertile impatto.    "Siamo rimasti senza maestri" (Eretica edizioni, 2024), della poeta Elisa Malvoni è stata sicuramente per me una lettura portatrice di quanto sopra ho descritto e di tanto ancora.  Sin dal titolo, che trova riscontro in un mio radicato pensiero che nell'assenza  del maestro trova la sua sorgente, la raccolta, come sopra si diceva, impone al lettore una continua domanda , alla cui ri...

Poesie inedite di Roberto Casati - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Siamo lieti di poter pubblicare su "Le parole di Fedro" alcune poesie inedite di Roberto Casati , poeta di grande esperienza e vitalità, la cui scrittura si situa, a parere di chi qui vi scrive, nei territori di confine tra ricordo e simbolo, tra richiamo ad un "lirismo tenuto" e affondi in domini in cui il corpo assume ruolo centrale di protagonista. Una scrittura quella di Roberto Casati  che porta con sé una certa sobrietà tipica della storica "linea lombarda" ma allo stesso non disdegna immersioni in una quotidianità portatrice, come sopra si diceva, di simbolo e richiamo.  Poesia, quindi, in cui pare di poter percepire come cardine imprescindibile quello di una "tenuta" della tensione dal primo verso all'ultimo, senza picchi e virtuosismi eccessivi, ma che, per l'appunto, fa proprio di questo stare in medias res , nel costante richiamo alla sobrietà della parola, il suo punto di forza principale.  E, a nostro avviso, questo è don...

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 39 - Le ciglia di D.o (su una poesia di un verso solo di Ronny Someck)

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  di Sergio Daniele Donati Prendere tra le mani un libro di Ronny Someck è sempre un’avventura senza principio né fine, ché la sua espressione poetica, tesa tra un lirismo appena accennato e un’ironia colta e pungente, che tuttavia non perde mai però il delicato filo della apertura – un’ironia, in altre parole, che crea spazi di comunicazione - non lascia mai indifferenti. Se poi il testo in questione è   Le piano ardent (Il piano ardente) uscito in Francia (traduzione di Michel Eckhard Elial, con testo ebraico a fronte) per la casa editrice Bruno Doucey, 2017– l’effetto in me si amplifica. Non posso nascondermi – né  nascondervi – il dato emotivo che un testo simile mi dona permettendomi di creare collegamenti immaginari tra le mie due lingue elettive: l’ebraico e il francese. Ma penso che non sia questo il motivo principale per il quale questo testo mi provoca forti emozioni o, almeno, lo è in una accezione in parte laterale . Due lingue, così distanti tra loro, appai...