Alcune poesie edite di Isabel Hualde tradotte da Antonio Nazzaro
Isabel Hualde |
È un vero onore – e un piacere immenso – poter accogliere sulle pagine de Le parole di Fedro alcune poesie della grande poeta spagnola Isabel Hualde nella traduzione dell'altrettanto grande poeta Antonio Nazzaro.
Le parole di Fedro ha tra i suoi assi poetici (ed anche etici) l'idea di una poesia che nasce e sorge sempre dall'incontro con l'altro da sè, sia nelle declinazione intima dell'incontro tra parti diverse del sè profondo dell'autore e il lettore, sia in quella, altrettanto importante, dell'incontro poetico tra voci diverse.
E in fondo, ma anche in superficie, ogni traduzione di poesia altro non è che la figlia diretta di tale dialogo silenzioso tra autrice e traduttore e, poi, con il lettore, che, sempre secondo la visione di Fedro, è colui che, in un certo senso, ha l'onore e l'onere di completare l'opera.
Ecco perche, tra le altre ragioni, sono davvero lieto di potervi proporre questa uscita in cui si sente appieno vibrare l'antico canto dell'incontro.
Immergersi nei suoni spagnoli di Isabel Hualde e rivivere poi il volo che quei suoni svolgono, quando tradotti, attorno alle sonorità di una lingua cugina, ma differente, come l'italiano, è stata per me un'esperienza unica e molto arricchente; e spero davvero che lo sia altrettanto per voi.
Per la Redazione de Le parole di Fedro
il caporedattore - Sergio Daniele Donati
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Poesie tratte dalla raccolta “L’occhio Accecato”, (Editorial Eunate, 2015)
- Poemas
del poemario “El ojo cegado”, Editorial Eunate, 2015 -
La spianatrice
Si sbagliano quelli che credono nella
possibile origine umana delle sue viscere
per il cuore di ferro della spianatrice
non esiste la pietà.
Con risolutezza raderà al suolo la tua casa
lasciando allo scoperto il suo scheletro
e se ha una brutta giornata vomiterà la sua demolizione
nel tuo giardino.
Formica o scarafaggio insignificante
oramai non esiste per il suo motore imbattibile.
La spianatrice arriva
gonfiando il petto
si apre il cammino appiana la tua terra
e lascia cadere la bomba
IO IO IO.
Indifferente si toglie le viscere
e la polvere dalla sua faccia
butta le macerie in cui ti sei trasformato
e ritorna felice nelle sue trincee d’ozio.
Una croce dorata nella sua agenda di lavoro
affondato!
***
La apisonadora
Se equivocan los que creen en el
posible origen humano de sus entrañas
para el corazón de hierro de la apisonadora
no existe la piedad.
Con firmeza asolará tu casa
dejando en carne viva su esqueleto
y si tiene mal día vomitará su herrumbre
en tu jardín.
Hormiga o cucaracha insignificante
ya no existes para su motor imbatible.
La apisonadora llega
zumbando el pecho
se abre paso allana tu tierra
y suelta la bomba
YO YO YO.
Indiferente retira las vísceras
el polvo de su cara
retira el escombro en que te has convertido
y regresa feliz a sus trincheras de ocio.
Una cruz dorada en su agenda de trabajo
¡hundido!
Se equivocan los que creen en el
posible origen humano de sus entrañas
para el corazón de hierro de la apisonadora
no existe la piedad.
Con firmeza asolará tu casa
dejando en carne viva su esqueleto
y si tiene mal día vomitará su herrumbre
en tu jardín.
Hormiga o cucaracha insignificante
ya no existes para su motor imbatible.
La apisonadora llega
zumbando el pecho
se abre paso allana tu tierra
y suelta la bomba
YO YO YO.
Indiferente retira las vísceras
el polvo de su cara
retira el escombro en que te has convertido
y regresa feliz a sus trincheras de ocio.
Una cruz dorada en su agenda de trabajo
¡hundido!
La parte dei buoni
Succede che tocchiamo l’anima dell’universo.
Schiacciamo il bottone
senza affrontare città calcinate
bambini che bruciano nel terrore
Che ci sta succedendo?
Le cellule muoiono e uccidono
l’una con l’altra si contaminano.
Nessuno ha vissuto l’inferno della febbre
che ci ha reso cechi.
È tutto lì
le viscere le urla i fiori morti
e l’acqua radioattiva.
La notte affonda in una danza
che seppellisce il mondo
i sorrisi si congelano.
Ci resta soltanto
pattuire una tregua con la morte.
Che nessuno giri la testa
per diventare una statua di sale.
Nella parte dei buoni la gloria
il trionfo il paese
- rottame d’oro -.
È tutto lì
e tutto verrà giustificato.
Einstein non può dormire
il dito che schiaccia il bottone
scuote un pelucco di polvere sotto l’unghia.
Succede che tocchiamo l’anima dell’universo.
Schiacciamo il bottone
senza affrontare città calcinate
bambini che bruciano nel terrore
Che ci sta succedendo?
Le cellule muoiono e uccidono
l’una con l’altra si contaminano.
Nessuno ha vissuto l’inferno della febbre
che ci ha reso cechi.
È tutto lì
le viscere le urla i fiori morti
e l’acqua radioattiva.
La notte affonda in una danza
che seppellisce il mondo
i sorrisi si congelano.
Ci resta soltanto
pattuire una tregua con la morte.
Che nessuno giri la testa
per diventare una statua di sale.
Nella parte dei buoni la gloria
il trionfo il paese
- rottame d’oro -.
È tutto lì
e tutto verrà giustificato.
Einstein non può dormire
il dito che schiaccia il bottone
scuote un pelucco di polvere sotto l’unghia.
***
El lado de los buenos
Sucede que tocamos el alma del universo.
Pulsamos el botón
sin afrontar ciudades calcinadas
niños que arden en el terror
¿qué nos está sucediendo?
Las células mueren y matan
unas a otras se contaminan.
Nadie vivió el infierno de la fiebre
que nos dejó ciegos.
Todo está ahí
las vísceras los gritos las flores muertas
y el agua radioactiva.
La noche se sumerge en una danza
que sepulta el mundo
las sonrisas se congelan.
Sólo nos queda
pactar una tregua con la muerte.
Que nadie vuelva la cabeza
para convertirse en estatua de sal.
En el lado de los buenos la gloria
el triunfo el país
-chatarra de oro-.
Todo está ahí
y todo será justificado.
Einstein no puede dormir
el dedo que pulsa el botón
sacude una mota de polvo bajo la uña.
Sucede que tocamos el alma del universo.
Pulsamos el botón
sin afrontar ciudades calcinadas
niños que arden en el terror
¿qué nos está sucediendo?
Las células mueren y matan
unas a otras se contaminan.
Nadie vivió el infierno de la fiebre
que nos dejó ciegos.
Todo está ahí
las vísceras los gritos las flores muertas
y el agua radioactiva.
La noche se sumerge en una danza
que sepulta el mundo
las sonrisas se congelan.
Sólo nos queda
pactar una tregua con la muerte.
Que nadie vuelva la cabeza
para convertirse en estatua de sal.
En el lado de los buenos la gloria
el triunfo el país
-chatarra de oro-.
Todo está ahí
y todo será justificado.
Einstein no puede dormir
el dedo que pulsa el botón
sacude una mota de polvo bajo la uña.
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Poesie tratte dalla raccolta “Reconstrucciones”, Editorial Vitrubio, 2017
- Poemas
del poemario “Reconstrucciones”, Editorial Vitrubio, 2017 -
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Può essere successo lì
o da qualsiasi altra parte
trasportare nel buio mattino
l’ansietà gioca a dadi
l’autobus tarda e lei sparisce
dietro le righe di una notizia.
Messico bello e grazioso
in che posto in che tempo
abbiamo posto un’anima di neon
quando le stelle non raggiungevano le città.
***
Pudo ocurrir allí
o en cualquier otro lugar
trajinar de mañana oscura
la ansiedad juega a los dados
el autobús se retrasa y ella desaparece
tras los renglones de una noticia.
México lindo y bonito
en qué lugar en qué tiempo
pusimos alma de neón
cuando las estrellas no alcanzaban las ciudades.
______
Ricostruzioni
L’insonnia cade a piombo sulla terra
come se la gente non dovesse dormire
-sospesi i sogni –
ieri prima e dopo la guerra
dopo la guerra dei mujahidin.
Sulle colline di Zanabad
mani vedove alzano muri di mattoni crudi
contro l’abbandono.
I colpi si moltiplicano
il fango e l’acqua si moltiplicano.
Io sono la donna che alza una città
davanti alle proibizioni
soltanto sabbia troverai sulle mie labbra.
Mi chiamo Bibikoh quella della ciottola vuota
occhio tagliato dalla mitraglia.
Sono la donna che intuisce l’odore del gelsomino
tra le macerie.
Attraversata dal brillare del mio unico occhio
traccio le coordinate sopra le scogliere.
Sono la voce usurpata delle donne senza bocca.
Sono la figlia della ricostruzione di tutte le guerre.
Bibikoh mi chiamo.
***
Ricostruzioni
L’insonnia cade a piombo sulla terra
come se la gente non dovesse dormire
-sospesi i sogni –
ieri prima e dopo la guerra
dopo la guerra dei mujahidin.
Sulle colline di Zanabad
mani vedove alzano muri di mattoni crudi
contro l’abbandono.
I colpi si moltiplicano
il fango e l’acqua si moltiplicano.
Io sono la donna che alza una città
davanti alle proibizioni
soltanto sabbia troverai sulle mie labbra.
Mi chiamo Bibikoh quella della ciottola vuota
occhio tagliato dalla mitraglia.
Sono la donna che intuisce l’odore del gelsomino
tra le macerie.
Attraversata dal brillare del mio unico occhio
traccio le coordinate sopra le scogliere.
Sono la voce usurpata delle donne senza bocca.
Sono la figlia della ricostruzione di tutte le guerre.
Bibikoh mi chiamo.
***
Reconstrucciones
El insomnio cae a plomo sobre la tierra
como si la gente no tuviera que dormir
-suspendidos los sueños-
ayer antes y después la guerra
tras la guerra de los muyahidines.
En las colinas de Zanabad
manos viudas levantan paredes de adobe
contra el desamparo.
Los golpes se multiplican
el barro y el agua se multiplican.
Yo soy la mujer que levanta una ciudad
frente a las prohibiciones
solo arena encontrarás en mis labios.
Me llamo Bibikoh la del cuenco vacío
ojo cercenado por la metralla.
Soy la mujer que intuye el olor del jazmín
entre los escombros.
Atravesada por el brillo de mi único ojo
trazo coordenadas por encima de los acantilados.
Yo soy la voz usurpada de las mujeres sin boca.
Soy la hija de la reconstrucción de todas las guerras.
Bibikoh me llamo.
Antonio Nazzaro |
Isabel Hualde (Spagna), appartiene all'Associazione degli
Scrittori della Navarra ANE-NIE e al Gruppo “Ángel Urrutia”
dell'Ateneo di Pamplona.
Ha
pubblicato: “El juego y el vuelo”(infantil); Poesia:“El
entramado luminoso” (Irache/2011); “Cisne azul o cisne negro”
(I Premio XX Certamen Internacional María del Villar/2015), “El
ojo cegado” (Eunate/2015), “Reconstrucciones” (Vitrubio/2017);
“Caminar horas” /Surdavoz/2019-México y Eunate/2019-Pamplona);
“Código deontológico”(Círculo Rojo/2022 y Ulzama
digital/2023); “Ashwayats” (Pez soluble/2022 – “Edic. 4 de
Agosto /2023- bilingue euskera-castellano).
Di prossima
pubblicazione “Canto delle piccole voci” (Edic. El escorpión
azul) e “Desbordamientos” (Nautilius).
Suoi testi fanno parte di
diverse antologie nazionali e internazionali. Tra i tanti
riconoscimenti ricevuti ricordiamo: I Premio XX Certamen
internacional “María del Villar” de Tafalla, 2015 e il I Premio
IV Certamen internacional de microrelatos Amnistía
Internacional-Valladolid/2023”. La sua poesia “Mujer-escritura”
è incisa sulla scultura “Mujeres y libros” nel parco della
memoria della donna di Peralta (marzo -2020).
Parte della sua
opera è stata tradotta in basco, asturiano, francese, italiano,
arabo e olandese.
***
Antonio Nazzaro (Torino, Italia, 1963).
Giornalista, poeta,
traduttore, video artista e mediatore culturale.
Fondatore e
coordinatore del Centro Cultural Tina Modotti, è direttore di
diverse collane di poesia italiana e latinoamericana per
differenti case editrici.
Ha pubblicato le sillogi: Amore migrante e
l’ultima sigaretta (RiL Editores, Chile; Arcoiris, Italia, 2018),
Corpi Fumanti (Uniediciones, Bogotá, 2019), Diario amoroso senza
date, Fotoromanzo poetico (Edizioni Carpa Koi, Italia, 2021), La
dittatura dell’amore (Edizioni Delta 3, collezione Aeclanum,
Italia, 2022), La dictadura del amor (Barnacle, 2024, Argentina).
Ha anche pubblicato un libro di racconti brevi bilingue dal titolo Odore a (Edizioni Arcoiris, Italia,
2014) e il libro di cronaca e poesia Appunti dal Venezuela, 2017,
nonchè Vivere nelle proteste (Edizioni Arcoiris, Italia, 2017).
Suoi testi
sono stati pubblicati in differenti lingue su riviste e antologie
nazionali e internazionali.
Nell'abito del
traduttore ha pubblicato sillogi di autori italiani e ispanoamericani
in diversi paesi dell’America Latina. Quest’anno è stato
premiato dalla Feria del Libro dell’Avana como traduttore
dell’anno.
Attualmente è uno
dei coordinatori della Scuola di Poesia di Cuba e come formatore ha
dato il via allo stesso progetto in Honduras. In questi mesi sta
costruendo la Escuela de Artes Tina Modotti (La Habana). Per il
ministero della Cultura cubana, sta per dare alle stampe la
traduzione della silloge Cabeza de Zanahoria dello scrittore e
poeta Luis Rogelio Rodríguez Nogueras (Wichy, el rojo) in stretta
collaborazione con la sua vedova Neyda Izquierdo Ramos: Premio
Nazionale dell’Editoria nel 2023.
Dirige la Collezione
di poesia italiana Cantos Órficos per la casa editrice
Abisinia Editorial e collabora con l’editoriale Barnacle,
Argentina.
Merita una segnalazione la prima traduzione integrale dei
Canti Orfici di Dino Campana, pubblicata in Argentina per la casa editrice
Abisinia Editoria.
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